Sfida gialla sul canale di Piombino
PIOMBINO – Difficile fare ipotesi attendibili, perché mai come in questa prossima stagione turistica le variabili saranno state così indipendenti e determinanti: la crisi economica, l’aumento dell’offerta sul canale, i prezzi troppo alti dell’Elba.
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Però una cosa è certa: la concorrenza che si è scatenata sul canale tra Piombino e Portoferraio con la scesa in campo del traghetto veloce “Freccia gialla” dei Lota servirà quanto meno a far capire che l’epoca dei ferri vecchi anche per l’Elba è tramontata.
Non è soltanto la mezz’ora di traversata – invece di un’ora abbondante – che può bruciare la concorrenza. Non è soltanto la tariffa inferiore a quella delle altre compagnie private. E’ vincente la filosofia stessa di un collegamento comodo, su una nave sulla quale si viaggia come su un aereo Jumbo, sulla quale si imbarca o si sbarca in dieci minuti, e che fa sei corse al giorno nelle due direzioni in orari scelti con intelligenza. Tanto che la stessa Autorità portuale alla fine ha dato alla “Corsica Express Seconda” l’accosto n. 2 a Piombino, cioè il più centrale e comodo del porto. Frederic Lota, il giovane armatore che ha lavorato sodo in prima persona per arrivare a istituire la sospirata linea con l’Elba, a sua volta è apparso motivato e convinto. E nel ringraziare l’Autorità portuale di Luciano Guerrieri ha avuto parole di apprezzamento anche per la funzionalità dei due porti di competenza, oltre che di speranza nel servizio.
Certo, ci sono incognite non da poco. La “Freccia gialla” è veloce e comodissima, ma beve tanto carburante, molto di più dei lenti traghetti della concorrenza: per cui il ritorno economico ci sarà solo se riuscirà ad avere coefficienti di riempimento da aereo, ossia probabilmente vicini al 70%. Insomma, fino a metà settembre – quando cesserà il servizio – dovrà avere tutte o quasi le corse vicine al pieno. L’augurio è che ce la faccia, perché la sfida è importante e produttiva specialmente per l’economia dell’Elba. Che a sua volta speriamo dia una mano.
Sul piano delle ipotesi e delle prospettive, viene spontaneo anche chiedersi quali riflessi avrà la sfida dei Lota sulla concorrenza. Nel viaggio inaugurale della “Freccia gialla” – avendo tra l’altro a bordo come ospite anche Achille Onorato ad di Toremar – abbiamo superato in tromba sia vetusti traghetti di BluNavy che di Moby (compreso il neo-noleggiato Rosa D’Abundo che non ha certo riscosso molte simpatie sul canale) e della sua sezionaria Toremar. Un evidente non-confronto tra epoche e tecnologie diverse. Ma anche un crescente timore di quello che succederà dal prossimo autunno quando l’Elba sarà abbandonata dalla “Freccia gialla” e probabilmente Moby riterrà economicamente necessario rarefare le proprie corse lasciando l’onere dei servizi semivuoti alla sovvenzionata Toremar Dopo essere piombata nell’era della modernità dei collegamenti, l’Elba potrebbe tornare alla sua preistoria. Sperando che la promessa di Vincenzo e Achille Onorato – insieme al nuovo presidente Stelio Montomoli che la situazione la conosce bene – di fare di Toremar un vettore moderno ed efficiente non si perda nei meandri della dura realtà di un’economia ancora zoppa.
A.F.
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