In arrivo i giganti da 20 mila teu
Saranno lunghi 440 metri, larghi 59 metri e pescheranno fino a 16,5 metri

Disegno concettuale della 20 mila Teu di Alphaliner.
GENOVA – I porti italiani sono in fibrillazione per i primi test con le unità da 10 o anche 12 mila Teu. E mentre ormai le principali compagnie di trasporto containers annunciano per i propri range autunnali navi da almeno 8/10 mila teu, prende piede negli studi progettuali una ulteriore generazione di giganti. Come quello ipotizzato – ma non certo da relegare tra le fantasie – da Alphaliner e presentato nei giorni scorsi nel suo sito.
Si tratta di una “ultra-large twin engine container ship” lunga 440 metri, con un baglio massimo di 59 metri, pescaggio di 14,80 metri con massimo a pieno carico di 16,50 metri.
[hidepost]

Confronto dimensionale tra una 20 mila Teu e una 900 Teu di oggi.
La portata totale è di 20.250 Teu di cui 10.235 sul ponte inferiore e 10.105 sopra il ponte di coperta. Al pescaggio massimo la portata è di 220 mila tonnellate e la velocità operativa con due motori diesel da 40 MW ciascuno dovrebbe superare i 20 nodi. Significative le limitazioni con tali dimensioni per le gru di banchina attuali, considerando che in coperta ci sarebbero file per baglio di venti container e quindi sarebbe richiesto un adeguato sbraccio. Sono previsti anche motori ausiliari alimentati a gas naturale per le operazioni in porto e in avvicinamento ed uscita per ridurre l’impatto ambientale. Particolare anche la posizione del ponte di comando, che è previsto tra la nona e la decima fila di contenitori mentre i fumaioli in corrispondenza della sala macchine escono dopo la ventunesima fila: entrambe le “uscite”, ponte e fumaioli, ricalcano il progetto delle 14 mila Teu in particolare per dare il massimo di visibilità al ponte di comando sia verso prua che verso poppa.
Sono state anche riportate, per un confronto immediato, le dimensioni delle attuali 900 Teu usate come feeder ma anche come navi principali nei medi porti italiani: la lunghezza di una unità in questione è di 134 metri contro i già detti 440 delle 20 mila Teu. Un salto generazionale enorme, che richiede ai porti – quelli almeno che potranno permetterselo – di farne uno altrettanto grande per adeguarsi, con un margine di tempo che da oggi non dovrebbe superare i cinque anni.
[/hidepost]