d’Amico, primo trimestre OK

Carlos Balestra
LUSSEMBURGO – Il Consiglio di amministrazione di d’Amico
International Shipping S.A, società leader a livello internazionale nel trasporto marittimo, specializzata nel mercato delle navi cisterna, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio consolidato relativo al primo trimestre 2024. 👤 Carlos Balestra di Mottola, amministratore delegato di d’Amico International Shipping commenta: 🗣️ ‘DIS ha registrato un risultato molto forte nei primi tre mesi del 2024, con un utile netto di US$ 56,3 milioni vs. US$ 54,1 milioni ottenuti nello stesso trimestre dello scorso anno. La nostra società ha infatti realizzato una media spot giornaliera di US$ 38.201 nel Q1 2024 vs. US$ 36.652 nel Q1 2023. DIS ha inoltre coperto, tramite contratti a tariffa fissa, il 41,3%% del totale dei giorni nave del Q1 2024, ad una media giornaliera di US$ 28.123 (Q1 2023: 25,2% di copertura ad una media giornaliera di US$ 26.367). Siamo stati, pertanto, in grado di ottenere dei noli complessivi base Time- charter (spot e time-charter) pari a US$ 34.043 nel Q1 2024, rispetto agli US$ 34.056 registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Il nostro mercato è rimasto solido per tutto il primo trimestre del 2024, grazie alla crescita limitata della flotta e all’aumento dei volumi del commercio marittimo di prodotti raffinati. Diversi fattori esogeni hanno inoltre ulteriormente sostenuto il mercato. Gli incidenti nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden con attacchi dei ribelli Houthi alle navi commerciali hanno spinto gli operatori, inclusi noi stessi, a interrompere i transiti nel Mar Rosso e optare per la rotta più lunga attraverso il Capo di Buona Speranza. Ciò ha causato una notevole diminuzione dei volumi che attraversano il Canale di Suez, aumentando la domanda misurata in tonnellate-miglia per le product tanker. Le limitazioni ai transiti del Canale di Panama legate alla siccità, hanno ulteriormente sostenuto i mercati. Inoltre, il conflitto in corso derivante dall’invasione russa dell’Ucraina ha avuto profondi effetti sui mercati del petrolio e delle petroliere. Le sanzioni dell’UE e il ‘price-cap’ alle esportazioni di prodotti petroliferi russi, in vigore dal 5 febbraio 2023, hanno fatto crollare le esportazioni russe verso l’UE, mentre le esportazioni verso Cina, India, Turchia, Medio Oriente, America Latina e Africa sono aumentate.
Il dirottamento del petrolio russo verso destinazioni più lontane ha aumentato significativamente i tempi di navigazione, con viaggi dalla Russia occidentale (Baltico) verso il Nord- ovest dell’Europa che richiedono circa 10 giorni, rispetto a circa 30-40 giorni per le spedizioni verso India e Cina dagli stessi porti di carico. Tutto questo ha ulteriormente stimolato la domanda di petroliere di prodotti.
🗣️ Oltre a questi fattori esogeni, il nostro settore – ha detto ancora Balestra di Mottola – sta beneficiando di alcuni fondamentali di lungo termine molto positivi.
Secondo le stime dell’AIE, la domanda globale di petrolio ha registrato un significativo aumento di 2,3 mb/g nel 2023, con una media di 101,8 mb/g, superando i livelli medi del 2019 di 1,2 mb/g. È da notare che gran parte di questa crescita è stata trainata dalla Cina, che ha contribuito a un notevole aumento dei consumi per 1,7 mb/g, pari a circa il 76% dell’incremento totale a livello mondiale. Guardando avanti, l’AIE prevede un’ulteriore espansione di 1,2 mb/g della domanda globale di petrolio nel 2024, raggiungendo una media di 103,0 mb/g, con la Cina prevista rappresentare circa il 45% di tale incremento. In particolare, la domanda cinese di nafta dovrebbe costituire il principale driver, con un aumento previsto di 231 kb/g nel 2024, a seguito dell’entrata in funzione di nuovi impianti di cracking.