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IL REBUS

Idea: l’interporto attuale non basta più, ampliamolo

La concorrenza degli impianti fotovoltaici in cerca di terreni

GUASTICCE (Livorno). I piedi nel piatto li mette Luciano Guerrieri, per quattro anni presidente dell’istituzione portuale che governa i porti di Livorno e Piombino: beninteso, lo fa con l’aplomb curiale che lo contraddistingue. Dice che: 1) ora si pone il tema dell’ampliamento di questa infrastruttura; 2) bisogna valorizzare il terminal ferroviario. Le parole hanno un peso, soprattutto se vengono pronunciate in occasione di un evento come l’inaugurazione di una infrastruttura e a maggior ragione se a tirarle fuori è l’azionista principale.

Le aree dell’interporto di Guasticce

Lasciamo per un attimo da parte la questione ferroviaria. Mica che sia poco importante, anzi è fondamentale se si vuole che lo schema territoriale di collegamento fra il porto di Livorno e l’ “alta velocità delle merci” non siano chiacchiere buone per le tartine da convegno: i 300 milioni di euro già sul tavolo sono stati dirottati altrove dal governo, bisogna prendere di nuovo la rincorsa per riottenerli. Da Roma giurano che non è la solita storia dei figli e dei figliastri, e indovinate chi siamo noi: è solo perché i progetti non erano immediatamente trasformabili in cantieri, vabbè.

Ma l’altra questione è altrettanto vitale: anche perché dell’enorme estensione destinata all’interporto (2,8 milioni di metri quadri) non sono rimasti che ritagli. C’è da allargarlo? Stando alle informazioni raccolte, l’idea esiste ma, siccome non stiamo parlando del campino per far giocare i bimbi, le istituzioni stanno valutando se, come, quando, quanto, dove. Tradotto: potrebbe esserci una espansione verso mare, ma in misura limitata, oppure lato entroterra. In tal caso, pare di capire, l’ipotesi di un ampliamento dell’interporto deve vedersela con la vicinanza dell’abitato di Guasticce: oggi come oggi, lo spigolo più vicino dista dal paese 390 metri. Forse a est dell’uscita dell’interporto lato Vicarello: Guasticce resta più lontana e c’è più di un miglio di terreni prima di arrivare a Mortaiolo. Ovviamente con “qualche” problema di drenaggio delle acque.

Si tenga poi presente che a nord c’è un doppio confine con il nastro d’asfalto della Fi-Pi-Li e lo Scolmatore e a sud sia le case di Guasticce che l’area industriale dell’ex Cmf. Come dire: per farsi un’idea basta guardare la carta geografica. Detto per inciso, ci si accorgerebbe anche della vasta pianura in territorio pisano dalle parti di Montacchiello…

C’è però un altro “però”: riguarda un utilizzo del territorio che potrebbe porsi in concorrenza con la destinazione come interporto. A quanto è stato possibile sapere, sul tavolo ci sono anche progetti di destinare in quella zona superfici per costruire impianti fotovoltaici (cioè pannelli solari).

È curioso che anche l’interporto, per via delle coperture dei molti capannoni, abbia una rilevante presenza di impianti fotovoltaici: potrebbe essere la via per integrare i due progetti e integrarli in un tutt’uno anziché metterli in conflitto? Può essere. Resta l’incognita che, secondo quanto si apprende, per favorire la concretizzazione di impianti energetici con fonti rinnovabili è stata creata una corsia preferenziale che di fatto salta buona parte dell’iter autorizzativo e consente a Roma di avocare a sé la pratica.

Sara Paoli, sindaca di Collesalvetti

Il rebus è ora sul tavolo delle istituzioni locali. Anche perché potrebbe accadere che il fabbisogno di nuove aree logistiche, se non trova sbocco nell’interporto bis, finisca per alimentare un pulviscolo di “zonine” più o meno infrastrutturate, spesso meno. Per ora è una idea: anzi, il seme di un’idea. Ma un indizio c’è: parlando del nuovo “Vespucci Truck Village” e dell’interporto che l’ha promosso, la sindaca di Collesalvetti Sara Paoli – che ha in mano le chiavi dell’urbanistica in quanto l’infrastruttura interportuale è nel suo territorio – dice che “qui si misura la capacità del territorio di investire sul futuro”.

Mauro Zucchelli

Pubblicato il
14 Aprile 2025
di MAURO ZUCCHELLI

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