«Gnl, metanolo e biocarburanti i combustibili per la transizione energetica»
Assarmatori: per decarbonizzare occorre una strategia globale
LONDRA. «Senza dubbio per l’Italia i combustibili per una vera transizione sono il gas naturale liquefatto, nell’ottica di una futura matrice bio, il metanolo e i biocarburanti, come sosteniamo da tempo e come certificano autorevoli studi». A dirlo è l’ingegner Simone Parizzi, che di Assarmatori è responsabile del settire tecnologia navale e per conto dell’associazione ha seguito i tavoli tecnici nel corso dei negoziati del “Marine Environment Protection Committee” (Mepc) dell’International Maritime Organization (Imo), che ha visto l’adozione del draft di modifica all’Annesso VI della Convenzione Marpol.

Stefano Messina, presidente di Assarmatori
«I negoziati hanno risentito delle tensioni geopolitiche, ma – sottolinea Parizzi – hanno rappresentato un passo importante per arrivare ad avere norme per la decarbonizzazione del trasporto marittimo univoche e globali, e non stabilite a livello regionale, fatto questo indispensabile per un settore come il nostro che è internazionale per definizione».
L’organizzazione degli armatori ricorda che a Londra si sono susseguite riunioni e vertici fra i rappresentanti dei Paesi di tutto il mondo per «definire una chiara strategia di decarbonizzazione a livello globale» nel trasporto marittimo («in particolare con riferimento alle misure a medio termine sulle emissioni di gas a effetto serra»). L’iniziativa ha visto impegnati anche i rappresentanti del ministero dell’ambiente e della delegazione permanente all’Imo dell’ambasciata italiana a Londra, guidata dal comandante Giuseppe Spera.
Il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, insiste su un aspetto: «È fondamentale importanza, per l’industria marittima italiana, essere presenti nei luoghi dove si decidono le politiche ambientali: come abbiamo sperimentato con il pacchetto “Fit for 55” dell’Unione europea, queste politiche sono ormai dirimenti per il settore e non possono essere affrontate e analizzate solo a valle, nel momento in cui vengono recepite nei singoli Paesi».

La delegazione di Assarmatori in missione a Londra
Nell’opinione di Parizzi c’è una esigenza fondamentale: è quella di «monitorare da vicino i negoziati, spingendo per far sì che le decisioni finali siano il più possibile congruenti e allineate con la tecnologia e i carburanti alternativi effettivamente disponibili, seguendo sempre il principio della neutralità tecnologica, senza voli pindarici dettati da un ambientalismo ideologico e controproducente». Insieme alla delegazione italiana è stato evidenziato che nel nostro Paese «i porti sono incastonati all’interno delle città», il trasporto marittimo è «elemento essenziale per lo sviluppo dell’industria e la continuità territoriale della più vasta popolazione insulare europea».