Tirrenia, sequestro di tre navi
Sbloccate poco dopo: ripristinate le condizioni corrette
GENOVA. Tre navi Tirrenia sequestrate, e poi rilasciate perché rientrate quasi subito in servizio. L’accusa: frode in pubbliche forniture sul contratto di continuità territoriale marittima sulla tratta Genova-Porto Torres. L’ipotesi di reato è stata formulata dal servizio sicurezza della navigazione della Guardia Costiera di Genova in collaborazione con il nucleo della Guardia di Finanza di Genova ed ha portato al sequestro preventivo di tre navi della Compagnia italiana di navigazione (Cin-Tirrenia), per un valore complessivo di 64.313.897 euro.
Secondo l’accusa, confermata dalla Procura della Repubblica di Genova «la Cin, nell’esecuzione del contratto» con il ministero delle infrastrutture e dei trasporti «ha impiegato alcune navi della propria flotta prive dei requisiti previsti dalla normativa internazionale in materia ambientale».
Tra i requisiti mancanti, l’originalità di alcuni ricambi ai motori e ai generatori, che non sarebbero stati quindi in regola con la sicurezza. Nel frattempo comunque l’armamento ha ripristinato gli elementi originali e le navi hanno ripreso il servizio, in attesa degli sviluppi giudiziari.
(A.F.)