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CONCORSO NAZIONALE

Art bonus, il Museo di Storia Naturale può vincere: diamogli una mano

Si vota fino al 14, ecco come (poi l’indomani lo sprint finale fra social e sito)

LIVORNO. Nella sarabanda dei bonus che ormai contrassegna la politica, l’hanno chiamato “Art Bonus” lasciando forse immaginare che l’era delle agevolazioni private potesse arrivare a prevedere un po’ di quattrini pubblici a chi si compra un quadro o ha scultura. Niente di tutto questo, al contrario qualcosa di ben più importante perché a beneficiarne è la collettività, la comunità civica che si riconosce in un bene culturale-architettonico da adottare: a noi cittadini tocca votare. Obiettivo: «sostenere, con un semplice clic, i progetti culturali e di restauro di luoghi storici dei musei italiani selezionati per partecipare al concorso nazionale», come viene spiegato.

La suggestiva sala che ospita il gigantesco scheletro della balenottera Annie

Il Museo provinciale di Storia Naturale del Mediterraneo, ospitato a Livorno in villa Henderson (via Roma 234), è in lizza nel concorso dell’”Art bonus” e lo è con l’opportunità di vincere nella categoria “Beni e luoghi della cultura”, com’è già avvenuto nel 2023 grazie a una valanga di voti.

Come si fa a votare? È semplice, basta cliccare sul link e seguirlo schiacciando pulsante del “vota” e, attenzione, poi confermare il voto tramite l’email che riceverai. È possibile votare per il museo provinciale di storia naturale del Mediterraneo attraverso la pagina raggiungibile con questo link

«Ogni voto è fondamentale per supportare la nostra causa e valorizzare il patrimonio culturale di Livorno», dice il tam tam della mobilitazione di quanti sostengono il museo. Con uno slogan che accompagna lo sprint: “Un museo per apprendere, un museo per vivere”.

Ma la Gazzetta Marittima è un giornale online che si occupa di porti e navi, di industria e di economia, di scienza e di ricerca: cosa c’entra parlare di beni culturali e di patrimonio architettonico? C’entra, eccome se pensiamo che: 1) la cultura non sia solo accademia astratta ma anche innovazione e approfondimento, capacità di rispondere alle sfide del nostro tempo e attenzione agli scenari più avanzati così come alla nostra eredità storica. C’entra soprattutto in questo caso: la Gazzetta Marittima è uscita dal guscio degli addetti ai lavori di cose portuali e l’ha fatto per parlare di economia e di industria, di costa toscana e di entroterra sì, ma anche di scienza, ricerca, nuovi saperi con un occhio divulgativo. Esattamente il campo di interesse del museo provinciale livornese di Villa Henderson.

Il museo si presenta come attento a un ventaglio di platee differenti: ad esempio, i bambini e le famiglie (ludo-scienza e Campus) , i pubblici speciali (persone con Alzheimer o con autismo, disabili sensoriali, ecc.),  giovani o cittadini che desiderino sperimentare il piacere dell’apprendimento lungo l’arco delle varie età della vita. Questa istituzione culturale si è affermata man mano negli anni «non solo come punto di riferimento scientifico per il mondo della scuola ma anche come epicentro culturale e di aggregazione fondamentale per la città». Per dirne una: la sezione didattica del museo – viene segnalato – «opera in tutti i rami delle scienze naturali e dell’educazione ambientale avvalendosi dei settori espositivi permanenti e dei molteplici laboratori didattico-sperimentali». Lo scorso anno sono stati messi in pista qualcosa come 132 diversi percorsi didattico-sperimentali. Senza contare che ogni anno passano di qui 15mila alunni delle scuole.

L’ingresso del museo di storia naturale del Mediterraneo a Livorno in via Roma 234

A quanto è dato sapere, adesso il museo è poco sotto i 1.800 voti ed è posizionato fra i primi cinque. Può farcela a ripetere l’impresa: il bis sarebbe clamoroso. I promotori della mobilitazione invitano a far sentire la propria voce tramite il mouse. «Più voti raccogliamo, maggiore sarà la nostra possibilità – viene ribadito – di avanzare nel concorso e portare Livorno al centro dell’attenzione nazionale». Come? Valorizzandone il patrimonio culturale spesso misconosciuto, e il modo migliore in questo caso è far conoscere il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo.

Per farsi avanti c’è tempo fino al 14 aprile, siamo allo sprint finale. Fino alle ore 12 di lunedì 14 aprile potranno votare sul sito “Art Bonus” tutti coloro che desiderano sostenere con il voto uno o più progetti in gara, tutti realizzati grazie alle donazioni in denaro da parte di aziende, fondazioni e privati cittadini. Il 15 aprile la “finalissima”: dalle 8 alle 20 ci sarà il Click Day per votare sui canali social Facebook e Instagram di “Art Bonus” i 30 progetti finalisti meglio classificati nella fase precedente. Si tratta di 15 progetti per ciascuna delle due categorie: la prima è quella del museo provinciale  e riguarda “beni e luoghi della cultura” (progetti di restauro e manutenzione di beni culturali e progetti di sostegno a favore di musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche, complessi monumentali); l’altra è per lo “spettacolo dal vivo” (progetti di sostegno agli enti e alle attività di spettacolo). Per ogni categoria vincerà il progetto che avrà ottenuto il maggior numero di voti sommando i voti ricevuti sulla piattaforma “Art Bonus” e quelli ricevuti sui social. Nota bene: per ogni persona è possibile votare più volte, basta utilizzare indirizzi e-mail differenti. Non solo: conviene condividere il messaggio con amici e familiari e invitali a votare.

Lo scopo del concorso – messo in campo dal ministero della cultura e gestito dalla società Ales – è quello di far decollare un mecenatismo diffuso grazie allo sconto fiscale che ha chi voglia finanziare la cultura. L’ha stabilito una norma di un decina di anni fa che favorisce «erogazioni liberali effettuate in denaro che danno diritto al credito di imposta». Le spese indicate riguardano:

  • manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
  • sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, come definiti dall’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42 ,) delle fondazioni lirico-sinfoniche, dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione, dei complessi strumentali, delle società concertistiche e corali, dei circhi e degli spettacoli viaggianti;
  • realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo;

 

Pubblicato il
1 Aprile 2025

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