Venezia e Chioggia, svolta sulle concessioni
Una controllata di Fhp investe 11,5 milioni per 125mila metri quadri
VENEZIA. In questa prima parte dell’anno, a Venezia si prosegue con l’iter di aggiudicazione delle concessioni relative alla gestione dei beni demaniali portuali con l’obiettivo di migliorare la redditività, di attrarre nuovi investimenti, di far decollare nuovi progetti di sviluppo a beneficio del porto e dell’hinterland.
In tal senso, sono state numerose le procedure concluse recentemente negli uffici del palazzo di Santa Marta, da parte del comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale (organo collegiale dell’Autorità di Venezia e Chioggia).
Quanto alle concessioni a Trv e So.Ri.Ma., il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Venezia e Chioggia, Fulvio Lino Di Blasio, sottolinea con soddisfazione che «Euroports, operatore portuale di rilievo internazionale presente in 10 paesi e che movimenta 70 milioni di tonnellate di merce all’anno nel mondo, continui a riconoscere la centralità del porto di Venezia e a investire sul proprio futuro proprio a Porto Marghera, portando occupazione, innovazione, digitalizzazione e tutela dell’ambiente, temi che giocheranno un ruolo sempre più centrale». Quanto a So.Ri.Ma., per Di Blasio potrà espandersi contribuendo a «rendere più attrattivo l’intero scalo e a dare certezze ai lavoratori». Ritiene centrale nella valutazione che ha portato alla concessione «la solidità del piano industriale che prevede una crescita progressiva dei traffici, supportata dai lavori di dragaggio previsti». Riguardo invece al bando per la fornitura di lavoro portuale, Di Blasio lo qualifica come un ulteriore tassello della strategia di rilancio con l’obiettivo di dare prospettive credibili e stabili al lavoro portuale veneto.
Proviamo a riepilogare qui di seguito i provvedimenti in questione.
Rinfuse di Porto Marghera a Trv
Per quanto riguarda il molo B del porto commerciale, il Terminal Rifuse Venezia spa ha ottenuto la concessione per 278.500 metri quadri (aree, edifici e banchine) riguardante l’esercizio delle operazioni portuali ex art. 16 (operazioni portuali) e 18 (concessione di aree e banchine) della legge 84/1994 (carico, scarico, trasbordo, deposito e movimentazione di merci alla rinfusa, tra cui prodotti agricoli, minerali, rinfuse siderurgiche, nonché tutte le operazioni connesse alla gestione di impresa portuale per conto terzi).
A decorrere da ottobre 2025, la durata della concessione è di 25 anni a fronte di un canone annuo di 3 milioni 163mila euro, che verrà integrato in riconoscimento dell’utilizzo in concessione demaniale degli impianti di rete e ferroviari che saranno oggetto di investimenti da parte della concessionaria, insistenti sui sedimi demaniali, e sarà determinato sulla base dei criteri tariffari e normativi vigenti.
Trv, oltre alla gestione ordinaria e straordinaria dei beni per i quali si accolla il rischio operativo, stima di raggiungere i seguenti risultati:
- volume di traffico pari a 3.568.000 tonnellate;
- investimenti complessivi per oltre 53milioni di euro mirati a: 1) aumentare la capacità di stoccaggio; 2) potenziare le infrastrutture ferroviarie e i sistemi di movimentazione delle merci; 3) implementare le tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale; 4) incrementare la digitalizzazione dei processi e la safety;
- crescita fino a 2.744.000 tonnellate sul fronte dei traffici;
- incremento dell’uso della modalità ferroviaria con l’obiettivo di portare la quota di merci trasportate via treno al 30% del traffico totale.
Marina di Chioggia affidato a Sporting Club Marina di Chioggia spa
Fra le altre diverse concessioni, l’aggiudicazione fino a giugno 2032 relativa alle aree demaniali di Chioggia consentirà alla società Sporting Club Marina di Chioggia spa la realizzazione di una barriera frangiflutti e il mantenimento dei beni demaniali attraverso lo sviluppo di un approdo turistico per imbarcazioni da diporto e attività connesse.
Sorima (100% Fhp Holding Portuale) investe in Val da Rio
La holding Fhp con la sua controllata So.Ri.Ma. sterzerà investimenti per 11,5 milioni di euro per lo sviluppo del Val da Rio. Paolo Cornetto in qualità di amministratore delegato di Fhp Holding Portuale e So.Ri.Ma e Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità veneta, hanno sottoscritto l’atto che prevede:
- una durata di 25 anni, fino al 2049;
- un’area di circa 125.000 metri quadri che insiste nella sezione portuale commerciale di Val Da Rio-Molo di Ponente a Chioggia, per lo svolgimento delle operazioni portuali (art. 16 e 18 legge 84/1994);
- banchine che si estendono per 1.486 metri;
- cinque fabbricati e due porzioni di fabbricati presenti nell’area oggetto di autorizzazione;
- aree demaniali (per poco più di 10mila metri quadrati) in precedenza in disponibilità alla cooperativa Impreport; in tali aree è stato previsto – secondo il Codice degli Appalti Pubblici recentemente modificato dal correttivo (D. Lgs. 209/2024) – la cosiddetta clausola sociale in base alla quale il concessionario subentrante (So.Ri.Ma.) assumerà a tempo indeterminato tutti i 12 dipendenti del concessionario uscente (cooperativa Impreport).

La firma di Sorima: da sinistra: il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, il presidente dell’Authority veneziana Fulvio Lino Di Blasio, Mauro Marchiori, Paolo Cornetto amministratore di So.Ri.Ma. e di Fhp Holding Portuale e il comandante in seconda CC Valerio Chessari (Capitaneria di Porto di Chioggia)
È soddisfatto Paolo Cornetto, amministratore delegato di Fhp: «Sotto la regia del nostro direttore del terminal Mauro Marchiori porteremo come sempre la nostra esperienza di leader italiano del settore delle rinfuse. Con un obiettivo primario: garantire la sicurezza nei nostri luoghi di lavoro, per le nostre persone e per tutti coloro che collaborano con noi nei nostri terminal».
Plauso anche da parte del sindaco di Chioggia, Mauro Armelao: «Avere una società che lavora e investe sul nostro porto commerciale vuol dire maggiore sviluppo del comparto da un lato e nuove opportunità occupazionali dall’altro».
Fornitura di lavoro portuale: bando a Chioggia
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha pubblicato anche il bando per l’affidamento della fornitura di lavoro portuale nel porto di Chioggia (servizio oggi prestato in regime di proroga), come previsto dall’articolo 17 della legge 84/94: la durata è di quattro anni rinnovabili per un altro quadriennio. L’importo complessivo a base della procedura è pari a 960mila euro per un quadriennio. Qui il link al documento
Il bando è frutto della conclusione di un lungo iter di confronto con le rappresentanze sindacali e con i terminalisti e tiene conto delle linee guida sindacali siglate nel luglio 2023: sono rivolte in particolare all’introduzione di una clausola sociale a tutela dei lavoratori e alla strategia di gara basata su due bandi separati, uno per Venezia e uno per Chioggia.
L’organico operativo ottimale è fissato in 20 unità, compresi presidente e vicepresidente, con la previsione che agli eventuali esuberi, pari a 7 unità, sarà assicurata, grazie anche all’accompagnamento dei sindacati, la salvaguardia del posto di lavoro con priorità di assunzione nello scalo veneziano.
Approvata la modifica della pianta organica
Il comitato dell’istituzione portuale veneziana ha approvato la “proposta di modifica della pianta organica” che intende avviare una serie di percorsi di crescita interni, attraverso anche la valorizzazione e la crescita delle competenze del personale, per giungere – viene fatto rilevare – a un organigramma aggiornato e tale da consentire all’ente di rispondere al meglio alle future attività richieste.
S.B.