Tempo per la lettura: 2 minuti
Una nota dell’associazione Iniziativa Comune

L’auto elettrica, perché è flop?

Carmela Tiso

ROMA – “Negli ultimi anni, i veicoli elettrici hanno conquistato un posto centrale nei dibattiti sul futuro della mobilità sostenibile – esordisce in una sua nota Carmela Tiso, portavoce di Iniziativa Comune – Governi nazionali e aziende automobilistiche hanno stabilito risorse significative per promuovere questa tecnologia come una delle soluzioni ai problemi ambientali e come alternativa ai tradizionali motori a combustione interna”.

Tuttavia – continua la mota – nonostante l’entusiasmo mediatico e le politiche incentivanti, questa tipologia di mercato automobilistico ancora fatica a decollare e le vendite non hanno ad oggi rispettato le aspettative. Quali i principali ostacoli alla diffusione dei veicoli elettrici? Dal costo iniziale elevato alle preoccupazioni sulla autonomia, dalle infrastrutture di ricarica insufficienti ai tempi lunghi di ricarica, fino alla scarsa consapevolezza dei cittadini che, in molti casi, non sono adeguatamente informati sui benefici economici ed ecologici dei veicoli elettrici”.

“Dunque, l’indifferenza dei consumatori verso i veicoli elettrici – sostiene la portavoce dell’associazione ambientalista Iniziativa Comune – di è il risultato di una combinazione di fattori pratici, economici ed emotivi. Superare questi ostacoli richiederà uno sforzo congiunto da parte di governi, produttori e istituzioni. Solo con un approccio integrato sarà possibile trasformare l’elettrico in una scelta naturale per un numero sempre maggiore di consumatori, contribuendo così a un futuro più sostenibile. Da dove cominciare? Servono strategie maggiormente mirate, più sensibilizzazione e campagne di comunicazione, investimenti in reti di ricarica capillare, riduzione dei costi e più competitività tecnologica”.

Pubblicato il
22 Febbraio 2025
Ultima modifica
25 Febbraio 2025 - ora: 17:04

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora

Se rullano tamburi di guerra

Facciamo così: se avete voglia di ripassare con me un po’ di pillole di storia, che possono insegnarci qualcosa sull’attuale preoccupante rullo di tamburi di guerra, provo a pescare nella memoria.   Le spese per rinforzare...

Leggi ancora