“Delfini Guardiani” in Sicilia
PALERMO – Riparte in Sicilia il progetto nazionale di Marevivo “Delfini Guardiani”, realizzato con il sostegno della MSC Foundation. Le attività per l’anno scolastico in corso prendono il via da Milazzo, per poi proseguire nelle isole Eolie, Egadi e Ustica, dove gli operatori di Marevivo saranno presenti nei prossimi mesi di marzo e aprile.
L’iniziativa vedrà la partecipazione attiva di oltre 1.200 alunne e alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, in un percorso guidato di conoscenza del proprio territorio, del mare, e nell’approfondimento delle principali minacce locali e globali che rischiano di compromettere l’ecosistema marino.
Il progetto – che gode del patrocinio dei comuni di Milazzo, Lipari, Santa Marina Salina, Malfa, Leni, Favignana, Ustica e delle Aree Marine Protette di Capo Milazzo, isola di Ustica e Isole Egadi – può contare sulla collaborazione e la sensibilità di tutti i dirigenti scolastici e dei docenti degli Istituti Comprensivi “Secondo Milazzo”, “Terzo Milazzo”, “Isole Eolie”, “Lipari – Santa Lucia”, “A. Rallo”, “S. Profeta”.
L’importanza di conoscere l’ambiente e il ruolo che il mare svolge nell’equilibrio del Pianeta è alla base della mission della Fondazione Marevivo, che anche con la campagna “Il Mare a scuola” ha proposto al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIUR) l’istituzione delle “Blue weeks”, una full immersion nelle 32 Aree Marine Protette per coinvolgere gli studenti e sensibilizzarli sui temi ambientali.
“Delfini Guardiani dell’isola è un progetto che ci sta particolarmente a cuore, pensato guardando ai più piccoli e potendo contare sulla preziosa collaborazione delle istituzioni scolastiche – spiega Mariella Gattuso, Responsabile attività didattiche Marevivo Sicilia. – A docenti e alunni non proponiamo solo un percorso di conoscenza dell’ambiente e del mare, ma di prendere parte a quel processo di conversione culturale indispensabile per consentire a tutti noi di vivere in armonia con il Pianeta. Soltanto cambiando il nostro modo di agire e riconoscendo all’ambiente e alle risorse naturali un ruolo chiave nell’equilibrio dell’ecosistema, possiamo intraprendere quella transizione ecologica necessaria per conciliare i bisogni di equità e giustizia che l’Agenda 2030 richiede”.