“Rèfole” di mare
VIAREGGIO – Un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di vela, mare e letteratura nautica quella proposta dal Club Nautico Versilia per oggi sabato, 15 febbraio, alle 18 in occasione della presentazione del libro “Rèfole – Racconti di Mare” di Roberto Perrone Capano. Dopo il saluto di benvenuto del presidente del sodalizio viareggino, Roberto Brunetti, sarà il presidente Fiv Francesco Ettorre a salutare in video conferenza il pubblico presente in sala.
Con questo importante appuntamento – scrive il club – prosegue anche per il 2025 la serie di incontri organizzati con successo e rivolti non solo ai propri soci e a quelli dei Circoli della II Zona Fiv ma anche ad un pubblico più vasto, eterogeneo e di ogni età.
Saranno poi Enrico Voltolini – cyclor e boat captain dell’AC40 del team azzurro Luna Rossa Prada e Gigi Rolandi – Socio CNV e presidente AIVE – ad introdurre Roberto Perrone Capano che attraverso le storie narrate nel suo libro farà sentire il vento tra le pagine e vivere il mare, offrendo uno sguardo autentico e appassionato sul mondo della vela e della marineria.
Edito da Fabio Ratti (Yachting Library) e dedicato ad Aurelio Dalla Vecchia, il libro – la cui pubblicazione nasce dall’incoraggiamento delle figlie gemelle dell’autore, Sara e Marina – racconta storie di mare, compagni d’avventura e “rèfole”, i soffi di vento che scrivono sull’acqua, offrendo al lettore una riflessione sul rapporto tra il vento, il mare e la sostenibilità. “Le rèfole, scrivono anch’esse, ma solo sull’acqua, lasciando una impronta sempre diversa in base alla luce, del sole o della luna che sia, alla sua intensità, al tipo di fondale, alle nuvole, e infine alla pulizia del mare – spiega l’autore che, nato a Napoli nel 1959 da una famiglia di origini tranesi con tradizioni giuridiche e liberali, racconta le sue esperienze veliche e le sue avventure nel Mediterraneo, inizialmente come giornalista durante il servizio militare e poi per diletto ma sempre come appassionato di scrittura “Quand’è inquinato, infatti le rèfole si rifiutano di lasciar la loro traccia, abbandonando lo spartito in nome della sostenibilità. I marinai avvertono le rèfole sulla pelle che risultano da sempre essere vitali per noi uomini, per la flora, e la fauna”.