Tempo per la lettura: 2 minuti

Arrestato un tunisino spacciatore

Nella foto: Uno dei sequestri.

LIVORNO – Le Fiamme Gialle del gruppo labronico hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un tunisino 40enne,  con una sentenza definitiva di condanna per reati in materia di stupefacenti, realizzati qualche anno fa proprio a Livorno. Il soggetto, condannato in via definitiva a 6 anni e 8 mesi di reclusionesi si era sottratto, ad inizio 2024, alla misura di sicurezza lasciando il territorio nazionale e rendendosi irreperibile. 

Ma i finanzieri labronici – riferisce il comando – non si sono mai arresi ed hanno persistito nelle attività di ricerca ed investigazione del fuggitivo. Tali approfondimenti hanno quindi portato all’emissione di un MAE-mandato di arresto europeo, giungendo ad individuare su Napoli il predetto condannato. Le Fiamme Gialle del Gruppo livornese si sono quindi tempestivamente recate a Napoli per rintracciare il condannato e assicurarlo alla Giustizia, operazione conclusa alla stazione ferroviaria partenopea.

Il tunisino negli anni scorsi si era reso protagonista a Livorno, unitamente ad altri soggetti, di molteplici cessioni di droga a diversi marittimi. In particolare le investigazioni delle Fiamme Gialle avevano consentito di disarticolare un sodalizio composto da una dozzina di soggetti dediti notte e giorno alla cessione di oltre 300 dosi tra cocaina, hashish ed eroina a numerosi marittimi, i quali lasciavano per brevissimo tempo le navi ove lavoravano e nei pressi della zona portuale si rifornivano di stupefacente per uso personale. L’operazione ebbe il suo momento cruciale nelle giornate del 24 e 25 luglio 2017, allorquando i finanzieri livornesi eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 soggetti (tunisini, marocchini, albanesi), con sequestri di oltre mezzo chilo di varie sostanze (cocaina, hashish, eroina, metadone), 12.000 euro in contanti ed accertando nel corso delle indagini oltre 300 illecite cessioni di stupefacenti.

Pubblicato il
1 Febbraio 2025
Ultima modifica
3 Febbraio 2025 - ora: 11:01

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora

Se rullano tamburi di guerra

Facciamo così: se avete voglia di ripassare con me un po’ di pillole di storia, che possono insegnarci qualcosa sull’attuale preoccupante rullo di tamburi di guerra, provo a pescare nella memoria.   Le spese per rinforzare...

Leggi ancora