ASSOTIR contesta gli aumenti sulle autostrade

ROMA – L’aumento dei pedaggi su una parte consistente della rete autostradale – ha scritto con piena condivisione dell’intero mondo trasportistico ASSOTIR – si traduce in una vera e propria stangata per l’autotrasporto. Le tratte interessate ospitano infatti quasi la metà del traffico pesante, e inoltre l’aumento dei pedaggi aggrava ancora di più lo stato di sofferenza del settore, già travolto dall’inasprimento generalizzato dei costi. ASSOTIR, stigmatizza il comportamento delle Istituzioni: “Riscontriamo una contraddizione forte tra le dichiarazioni e gli atti – commenta il segretario generale Claudio Donati – Anche se le Istituzioni professano la massima vicinanza al settore, avallano poi provvedimenti simili, dimostrando di non preoccuparsi affatto delle difficoltà che gli addetti e le aziende devono fronteggiare. La comunicazione opaca del Ministero dei Trasporti sembra un’ulteriore dimostrazione di questo atteggiamento”.

Come abbiamo già scritto, il MIT il 31dicembre scorso ha emesso un comunicato dal titolo “Autostrade, nuovo anno senza aumenti: tariffe congelate per 22 concessionari”. Nel testo tuttavia si specificava che su una parte  significativa della rete (2.800 chilometri sui 7.000 totali) dal 1° gennaio 20205 veniva autorizzato un aumento dell’1,8%, che oltretutto segue i due aumenti già attuati nel corso dell’anno appena concluso. 

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