Il Natale del naufragio-cornucopia
LIVORNO – La notte del 15 dicembre 1952, una nave Usa carica di viveri refrigerati destinati al Natale delle truppe americane del vicino Camp Darby, all’ancora davanti all’Accademia Navale, sotto le violente raffiche di libeccio scartocciò fino a spaccarsi in due sugli scogli. L’equipaggio fu salvato con una teleferica volante dall’Accademia e con il coraggioso intervento di due lance dei marinai dell’istituto. Ma quello che tante famiglie livornesi ricordano dello storico naufragio della “Grommet Reefer” – questo il nome della nave – furono le migliaia di tacchini surgelati e di grandi blocchi di margarina che le onde buttarono per giorni in costa. Tutti preziosi “relitti” avvolti in sacchetti di plastica e quindi perfettamente conservati. Una Manna, una Cornucopia che si era riversata alla città, ancora affamata dai postumi della guerra che aveva semidistrutto porto e centro urbano. Raccontano le cronache di tacchini pronti per l’arrosto – tutti accuratamente spennati, eviscerati e di grossa taglia – che malgrado i divieti delle autorità finirono persino su qualche banco clandestino a prezzi ovviamente stracciati. In molti garage del viale Italia e vicinanze rimasero stivati per settimane i grossi “pani” di margarina, anch’essi fatti oggetto di mille commerci solo formalmente clandestini.
A Livorno ci fecero anche le cartoline di auguri, come quella che riportiamo, con la nave spezzata. Nave che è rimasta nella storia cittadina come “la nave dei tacchini”…