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Su “Italis”, botta e risposta

PIOMBINO – Grande festa, una settimana fa, per l’inaugurazione dei nuovi piazzali a servizio del porto e della logistica. E con il rigassificatore in banchina ai margini delle nuove aree, non poteva mancare l’esternazione del presidente della Regione Toscana Giani in risposta ai “niet” del viceministro Rixi al trasferimento della nave in Liguria.

Giani ha ribadito – e non poteva non farlo, senza perdere la faccia – che “dopo tre anni il rigassificatore se ne deve andare da Piombino”; non gli interessa dove purché se ne vada. Rixi non lo vuole in Liguria, perché la Liguria non lo vuole? S’arrangi il governo nazionale, s’arrangi Rixi: “Italis”, come la SNAM ha ribattezzato la nave, a Piombino ha ancora meno di due anni di attività, poi via: per Giani, fuori dai coglioni.

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Ci sono, in questa fase di cicaleccio politico, fattori tecnici ed economici che sembrano non contare per lorsignori. Prima di tutto il fatto che “Italis” a Piombino è stato collegato alla rete nazionale del gas con imponenti lavori, una tubazione di chilometri interrata, una centrale in banchina per la regolazione dei flussi, punti di controllo e di sicurezza diffusi. Tutto da buttare se la nave dovesse essere trasferita? L’impegno di cacciarla dopo tre anni fu preso da Giani per tacitare lo sbraitare dei comitati NIMBY (Not In My Backyard), capitanati allora anche dal sindaco, che temevano danni all’ambiente e pericoli vari. La realtà si è dimostrata molto più sicura, tranquilla e anche redditizia.

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Semmai avrebbe ragione Giani se – come sostiene – il governo non avesse mantenuto le promesse delle compensazioni al territorio. E su questo punto ci dovrebbe quindi essere battaglia comune, anche nei confronti di SNAM. La quale tuttavia, in tema compensazioni, ha anche ragione ad andare al rallentatore fino a quando non sarà definita la destinazione della nave. Con la sua richiesta già avanzata di rimanere a Piombino dove non fa danni, ha portato lavoro (ha fatto decollare le statistiche del movimento portuale) e contribuisce al bisogno energetico di tutta l’Italia.

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Giani insiste? Per quello che ci sembra, nemmeno troppo e solo su sollecitazione. Sa che a primavera la Regione andrà al voto quindi avrà tempo. Se lui torna a vincere, ne riparlerà dopo i tre o quattro anni dall’arrivo della ex “Golar Tundra”, sulla base anche della speranza che il mondo intanto sia tornato in pace. Se perderà le elezioni, la patata bollente con SNAM andrà in mano a qualcun altro e lui comunque avrà salvato la faccia. Inoltre tutto potrebbe anche cambiare, sull’esempio della vicenda del rigassificatore OLT Offshore LNG Toscana che ormai da anni lavora al largo di Livorno senza dar noia a nessuno. E che è tornato al suo ancoraggio, dopo sei mesi di lavori, senza che i NIMBY locali abbiamo questa volta – dopo aver tanto urlato anni fa – avuto coraggio di dire una parola. Da ridere, se non fosse da piangere. 

(A.F.)

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Pubblicato il
23 Ottobre 2024
Ultima modifica
24 Ottobre 2024 - ora: 11:23

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