Turismo e ambiente, risorse insieme

Nella foto: Alice Bollani.

CAPRAIA ISOLA – Un minuscolo paese arrampicato sulle lave due antichi vulcani oggi spenti: e martedì scorso, malgrado il mare cattivo di un cattivo libeccio, diventato capofila delle Aree Marine Protette, con il già riferito convegno da tutta Italia. Se sono mancati i pur annunciati VIP regionali e nazionali, c’è stato comunque il videomessaggio del sottosegretario all’ambiente Claudio Barbaro. Le conclusioni sono state riassunte da Giampiero Sammuri e Luca Santini, rispettivamente presidenti del Parco dell’Arcipelago Toscano e di Federparchi.

Seguiranno altri incontri in altre isole. L’obiettivo – è stato detto – creare un organo di collegamento diretto tra tutte le Aree Marine Protette e il Ministero, per coordinarsi sia sui regolamenti sia sulle iniziative, al fine di non presentare la tutela ambientale come un ostacolo per il corretto turismo, ma anzi come risorsa.

È un obiettivo realistico, quello di sviluppare la difesa ambientale con una corretta fruizione di alcune delle più belle aree costiere italiane? Secondo le dichiarazioni a La Nazione di Alice Bollani, assessore al turismo di Capraia e giovane imprenditrice del settore vino, si può e si deve fare: perché l’importante è considerare le limitazioni di accesso come tutela di un patrimonio comune, e nello stesso tempo di sviluppare iniziative culturali e informative a disposizione dei turisti, facendoli partecipi della difesa del patrimonio. Poi ci sono anche suggerimenti concreti. Per esempio, aprire le aree protette – comprese quelle della costa west di Capraia, oggi chiuse per la tutela di una mai verificata foca monaca – alla navigazione con motori elettrici. E da qui contribuire a dotare i piccoli operatori isolani che portano in barca i turisti, a dotarsi anch’essi di motori elettrici in sostituzione degli attuali fuoribordo endotermici. “Ambiente e turismo responsabile – ha concluso Alice Bollani – possono aiutare chi lavora e insegnare a chi non viene semplicemente tenuto alla larga”.

(A.F.)

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