Il piano triennale di Gioia Tauro

Nella foto: Un momento dell’incontro.

GIOIA TAURO – Nei locali dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, il presidente Andrea Agostinelli ha ricevuto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, ricerca e sviluppo del porto di Gioia Tauro e Zes, Rosario Varì, il direttore di Terminal Investment Limited per il Mediterraneo, Paolo Maccarini, e l’amministratore delegato di MedCenter Container Terminal, Antonio Davide Testi. 

L’incontro è stato organizzato per fare il punto sullo stato dell’arte degli investimenti infrastrutturali, pubblici e privati, finalizzati a migliorare ulteriormente le performances dello scalo portuale, primo porto di transhipment d’Italia, con lo sguardo rivolto al contesto geopolitico internazionale, animato dalla crisi del Mar Rosso e dagli effetti distorsivi che potrebbero influenzare anche il buon andamento dei traffici a Gioia Tauro. 

Nel corso della discussione, con un’attenzione particolare indirizzata ai temi della sostenibilità ambientale, Agostinelli ha presentato il Piano Operativo Triennale, il documento di programmazione infrastrutturale che definisce le strategie dell’Autorità di Sistema portuale a sostegno della crescita dei porti di propria competenza. 

Tra i punti di particolare rilevanza, gli interventi di elettrificazione del porto di Gioia Tauro, di cui sono stati consegnati i lavori del lotto I della banchina di Levante, che ha un’estensione di 640 metri circa ed è prevalentemente dedicato agli ormeggi di portacontainer. Del valore di 18 milioni di euro, il finanziamento di questo primo tratto di banchina ha trovato copertura finanziaria attraverso il Piano Nazionale Complementare al PNRR. Si tratta di una prima parte di investimento, che dovrà essere seguita da un ulteriore finanziamento di 90 milioni di euro per garantire l’intera elettrificazione del canale portuale.

Tra gli altri provvedimenti strutturali, programmati per supportare l’ulteriore sviluppo dello scalo portuale di Gioia Tauro, il progetto lungimirante di ampliamento dell’imboccatura del porto, che sarà estesa da 285 a 400 metri e, soprattutto alla quota di -20, sarà portata da appena 165 a 290 metri.

Al fine di garantire la piena operatività dello scalo, il presidente Andrea Agostinelli si è, altresì, soffermato sulla necessità di costituire l’impresa portuale ex art. 17 legge 84/94, cui i terminalisti si potrebbero rivolgere per la fornitura di manodopera in caso di “picchi di lavoro”. A tale proposito, il prossimo 14 ottobre è stata convocata la decima riunione con i terminalisti e le imprese ex art. 16 per definire la relativa ed eventuale costituzione. Agostinelli ha, quindi, descritto la lunga e complessa trattativa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che lo ha portato ad ottenere l’autorizzazione alla costituzione dell’impresa ex art. 17, ma anche ad aumentare il numero degli iscritti dagli originari 77 agli attuali 100 al fine di consentire l’iscrizione all’Agenzia anche di personale con qualifiche professionali di interesse dei terminalisti e delle imprese ex art. 16. 

A tale proposito, Agostinelli ha, altresì, aggiunto che, in caso di fallimento della trattativa in corso, interesserà il Ministero delle Infrastrutture, l’Ufficio di Gabinetto della Regione Calabria, le organizzazioni sindacali e la deputazione parlamentare calabrese circa l’opportunità di sostenere un ulteriore provvedimento normativo di proroga della vigenza dell’Agenzia di somministrazione del lavoro in porto anche oltre il 31 dicembre 2024. 

Tra gli altri argomenti trattati, Agostinelli ha informato, soprattutto il management di MCT, della consegna dei lavori degli spogliatoi. Del valore economico di cinque milioni di euro, sarà realizzato un immobile per i servizi essenziali all’attività di prevenzione sanitaria e lavorativa nel porto di Gioia Tauro, con l’obiettivo di dotare l’infrastruttura portuale di un idoneo presidio sanitario, nel rispetto dei più moderni requisiti non solo igienico-sanitari, ma di comfort termico ed acustico. Il fabbricato avrà una dimensione di 2.690 metri quadrati sui due piani e sarà ubicato nell’area in concessione al terminal MedCenter Container Terminal. 

A conclusione dell’incontro, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio ha illustrato gli interventi dell’Ente a sostegno della competitività dello scalo, che potrebbe essere esposto al rischio di gravi perdite di traffico a vantaggio dei concorrenti porti del Nord Africa, magari intervenendo sulla leva delle tasse d’ancoraggio. 

Nel rivolgersi all’assessore regionale Rosario Varì, il presidente Andrea Agostinelli ha evidenziato come “Il rilievo strategico ricoperto dal porto di Gioia Tauro imponga un focus a livello nazionale sulla possibilità che un certo tipo di investimenti, a sostegno della crescita del porto, vengano finanziati dal Governo. A tale proposito – ha concluso Agostinelli – confido nell’importante lavoro che sta svolgendo il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a livello governativo, affinché faccia da traino e possa accompagnare questa necessità anche presso il decisore politico nazionale”. 

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