Capitanerie: movimenti e ipotesi

ROMA – Fa parte della cronaca, alla ripresa di settembre dopo le ferie estive, anche il correre delle indiscrezioni sui movimenti nell’ambito dei vari comandi delle Capitanerie di Porto, con i pensionamenti degli alti gradi e gli spostamenti nei comandi regionali o locali.

Così, in attesa delle valutazioni che si terranno tra fine ottobre e primi di dicembre, è assodato che il comandante generale del corpo, l’ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, avendo 64 anni dovrebbe scadere nell’importante carica a metà o alla fine dell’anno prossimo.

Prima di lui andrà in pensione un altro pezzo grosso, l’ammiraglio ispettore Piero Pellizzari, attuale comandante dei porti della Liguria, che scade in tarda primavera, quando compirà i 65 anni previsti dalla legge. A Napoli l’ammiraglio Pietro Giuseppe Vella potrebbe rimanere fino a fine anno o oltre, per quanto scatterebbero a breve anche per lui i limiti di età. 

Tra le direzioni marittime, quella della Toscana, con l’ammiraglio Gaetano Angora, potrebbe subire a fine anno un avvicendamento, con il passaggio dello stesso ammiraglio Angora ad altro importante comando ancora non designato. Angora ha ancora almeno un paio d’anni di servizio attivo, avendo 62 anni, prima di un eventuale pensionamento; e a Livorno, porto notoriamente difficile e rissoso, se la sta cavando bene secondo il generale giudizio. Un suo eventuale trasferimento ad altra direzione marittima potrebbe essere il preludio per un avanzamento di grado. 

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