Bloccato autospurgo pirata

PIOMBINO – I militari della Guardia Costiera locale, a seguito di una mirata attività di vigilanza ambientale, hanno fermato nel comune di Follonica (GR) un mezzo autospurgo, carico di circa 5500 litri di reflui provenienti da fosse settiche, e privo del previsto formulario identificativo del rifiuto.

I trasgressori sono stati sanzionati per un importo pari a € 3.200 per violazione dell’art. 193 del D.lgs. 152/2006, in quanto effettuavano il trasporto di rifiuti senza il formulario di identificazione (FIR), indispensabile ai fini della tracciabilità del carico. La legge, infatti, prevede che nel formulario siano indicati, tra gli altri, i dati inerenti il produttore e detentore del rifiuto, l’origine, tipologia e quantità del rifiuto e l’impianto di destinazione.

La prassi investigativa insegna che i rifiuti, non accompagnati da apposita documentazione, e dunque non tracciabili, finirebbero per essere smaltiti illegalmente, spesso in canali per l’irrigazione, creando un grave danno per l’ambiente e per l’area marina dove sfociano i canali.

A riguardo, il personale dell’Ufficio Demanio/Ambiente della Guardia Costiera di Piombino si è subito attivato per ricostruire la tracciabilità del rifiuto irregolarmente trasportato, predisponendo i campionamenti necessari a caratterizzarne la tipologia, ed infine, lo smaltimento presso il locale depuratore.   

L’attività in questione si inserisce in un ampio programma di controllo, messo in atto dalle Capitanerie di Porto nel settore della tutela ambientale, volto a garantire non soltanto il rispetto formale delle normative, ma anche la corretta gestione e smaltimento dei rifiuti.

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