Il pasticciaccio brutto della gara traghetti
LIVORNO – “Toremar sta monitorando attentamente tutti gli atti propedeutici alla nuova gara. Il parere dell’ART 19/2024 reso alla Regione Toscana ai sensi della misura 2, punto 10 della delibera ART 22 del 13/3/2019, in merito alla conformità della procedura di verifica del mercato relativa ai servizi di collegamento marittimo tra e con le isole dell’Arcipelago Toscano evidenzia chiaramente che la Regione Toscana sta predisponendo due distinte procedure e non un’unica come il contratto di servizio in essere” Comincia così il documento, redatto nei giorni scorsi, dai vertici della Toremar sui temi della gara regionale da più parti pesantemente contestata.
“Da una prima lettura del parere – continua Toremar – si evince che la Regione effettuerà una richiesta di manifestazione d’interesse per la Linea A2 Piombino – Portoferraio in regime di OSP (Obblighi di servizio pubblico) orizzontale, e successivamente una gara per l’affidamento di un contratto di servizio per le altre linee. Tredici anni fa, poche settimane dopo la privatizzazione, Toremar ha iscritto 56 marittimi precari in continuità aziendale (tempo indeterminato), ha investito circa 4 milioni di euro a nave per il miglioramento della flotta ed acquisito due nuove unità, il “Rio Marina Bella” e lo “Schiopparello Jet”. Ha inoltre mantenuto ai marittimi della Compagnia il contratto integrativo di secondo livello di 15 giorni a bordo e 15 in riposo, unico nel panorama delle altre regionali privatizzate, Siremar, Caremar, Lazioamar e Saremar.
“Ipotizzando che la manifestazione d’interesse vada a buon fine, solo successivamente alla chiusura ed affidamento di detta procedura, la Regione Toscana procederà alla redazione del bando per l’affidamento del contratto di servizio. Di fatto è palesemente chiaro che l’appetibilità di questa gara va completamente a scomparire.
“In merito alle linee OSP, dove presumibilmente Toremar parteciperà – conclude la nota – non potrà essere certamente garantito l’attuale contratto di secondo livello perché, in regime di libero mercato, la Società dovrà essere competitiva. La Società ci tiene preventivamente a precisare che, se si dovesse verificare questa ipotesi, non parteciperà alla gara per il contratto di servizio per le linee minori sovvenzionate.
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PORTOFERRAIO – Il personale della compagnia regionale (privata) Toremar è ormai in stato permanente di fibrillazione. E solo la consapevolezza che uno sciopero – tra le proposte avanzate – danneggerebbe solo l’utenza delle isole ha per il momento tenuto i freni bloccati. Perché la gara “tre ambiti” indetta dalla Regione Toscana per l’Elba da una parte, il Giglio dall’altra e infine Gorgona/Capraia per la terza, sta rivelandosi un pericoloso pasticcio. Per dirla come lo scrittore Gadda nel suo celebre romanzo su Via Merulana: “un pasticciaccio brutto”.
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L’assessore regionale Baccelli e il suo funzionario più impegnato sul problema, il dottor Castellano, cercano di districarsi nel labirinto che la prima formulazione della gara ha aperto.
La linea A/2, quella da Piombino all’Elba, senza o quasi sovvenzione ma aperta a tutte le compagnie concorrenti?
Quale garanzia che il libero mercato sia davvero un vantaggio per gli isolani, che hanno pieno diritto alla continuità territoriale?
E quale garanzia per il personale Toremar di mantenere l’attuale integrativo, se le altre compagnie non lo applicano?
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Per le linee sul Giglio, forse uno o due concorrenti potrebbero esserci, ma solo dietro abbondante sovvenzione. Per Capraia e Gorgona, si è già visto che nessuno si farà avanti, forse nemmeno Toremar se le cose rimarranno così? E anche con la sovvenzione – salvo non venisse moltiplicata rispetto ad oggi – difficile rientrarci da parte di un’azienda privata se non ci fosse collegato il “polmone” del servizio estivo con l’Elba.
Navi nuove da imporre sulle linee Toscane?
Il comandante 👤 Andrea Cerase del traghetto Montomoli, il più prestazionale della Toremar, parla molto chiaro: 🗣️ “Una nave nuova, su un progetto compatibile, costerebbe intorno ai 70 milioni: di cui però ad oggi solo 20 sarebbero garantiti dallo Stato. Gli altri 30 tutti a carico dell’armatore privato? Un sogno. A carico della Regione Toscana? Un altro sogno, viste le finanze di Firenze e la necessità di concentrare le poche disponibili sulla sanità. Del resto le unità oggi in servizio, con gli aggiornamenti che hanno subìto, non hanno pesanti carenze. Il servizio svolto fino ad oggi da Toremar è stato, in chiave realistica, dignitoso e adeguato. Perché non riconfermare quello che funziona oggi, con gli eventuali miglioramenti che la tecnologia propone e che lo sviluppo economico e sociale delle isole chiede?”
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Sul piano pratico, la Regione ha deciso per adesso di non decidere. Apre una nuova indagine, sulla quale si confronterà anche con l’AdSP che ha voce in capitolo. Per arrivare al bando definitivo si andrà ormai a dopo la tornata elettorale nazionale/europea che sembra ormai determinante per tutto. Poi il bando, che rimarrà aperto 4 mesi. Si arriverà alla vigilia della scadenza dell’attuale gestione Toremar, senza molto tempo per cambiare, aggiornare, sostituire, modificare.
È anche questo un modo per buttare il pallone in fallo e andare a un altro rinvio?
(A.F.)
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