La scomparsa di Cecilia Battistello

Cecilia Battistello
LIVORNO – Cecilia Eckelmann Battistello: un nome che dagli anni ’90 è diventato sinonimo di grande imprenditrice del mare, donna al vertice di un impero non solo per aver sposato Thomas Eckelmann titolare del primo gruppo europeo del terminalismo (Eurokai-Eurogate) ma anche per le sue personali capacità.
Cecilia è morta tre giorni fa in Svizzera, a soli 73 anni vinta da un tumore scoperto da poco. Fino all’ultimo ha voluto lavorare, alla presidenza del prestigioso gruppo Contship Italia e non ha voluto rinunciare ai sogni di valorizzare le quote rosa anche sul mare. Un suo libro, edito tre anni fa, era già una promessa: “Una nave rosa attraverso l’oceano”, è stato la sua bandiera.
Tante le cariche, sempre con successo: ha cominciato la sua carriera nel trasporto marittimo in Svizzera, come rappresentante commerciale per Contship Containerlines [di cui è diventata presidente ed amministratrice delegata]. Dal 1990 al 1994 [è stata la prima donna a presiedere la più antica conferenza marittima tra Inghilterra, India, Pakistan e Bangladesh].
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Nel 1998, dopo la vendita di Contship Containerlines a CP Ships, dà le sue dimissioni e diventa presidente del Gruppo Contship Italia. Dal 2005 al 2010 è stata presidente della Ferport (Federation of European Private Port Operators).
I livornesi la ricordano per l’impegno sul loro porto, ma anche per le capacità di decidere – pugno di velluto in guanto di ferro – senza mai infierire. Il mondo della logistica la rimpiange e noi della Gazzetta Marittima anche.
(A.F.)
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