Ocean Globe, la grana Malingri

Nelle foto: Vittorio Malingri.
AUCKLAND – Lo Swan 65 Translated9, di cui era skipper il famoso navigatore oceanico 62enne Vittorio Malingri, è stato penalizzato di 72 ore al termine della seconda tappa della Ocean Globe Race, una delle regate intorno al mondo più conosciute e seguite. La causa è banale – scrivono i media che seguono la regata – e nulla a che fare con il risultato sportivo. Si tratta di un’infrazione al regolamento, già molto discusso, che vieta di riparare le vele in veleria, ma lo consente esclusivamente a bordo della barca. Malingri, in qualità di skipper, si è preso tutta la responsabilità per aver inviato tre vele in veleria, oltre a non aver comunicato alla giuria di averlo fatto: tempi brevi, una certa insofferenza alle norme meno comprensibili e al regolamento, e un volontario “sacrificio” di Malin gli che si è con questo chiamato fuori dal ruolo di skipper ed ha annunciato ciao di voler rimanere a terra.
A tre giorni alla partenza della terza tappa della regata, quella che da Auckland porta a Punta del Este, in Uruguay, passando per il mitico Capo Horn (partenza domenica scorsa 14 gennaio), era arrivato un lunghissimo comunicato il cui succo è: per la penalizzazione (poi riadotta per la decisione di Malingri, che si è addossato la colpa dichiarando che né l’armatore né l’equipaggio sapevano niente,) 72 ore a Translated9 rimane in testa alla classifica provvisoria. A conferma che anche il mondo della grande vela non è esente dalle guerre commerciali, vista l’influenza degli sponsor e il risalto nel mondo. Un altro caso Chiara Ferragni in campo velico?