Colonna Infame
Dicevano i nostri vecchi: “Anno bisesto, anno funesto”. Facciamo i debiti scongiuri, terque quaterque testiculis tactis. Un’indagine dell’International Rescue Committee riferisce che per il 2024 ci sono almeno venti aree al mondo con probabili nuovi conflitti, quasi tutte in Africa Centrale. Malgrado i tanti problemi, l’Italia ha solo guerriglie interne di politici ma la sfanga grazie alle piccole, piccolissime e spesso individuali imprese. Non siamo il Paese messo male in tempi di guerre, terremoti, inflazione e mutamenti. Ce la faremo, come sempre…
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Vortici di milioni, come mega-multe al grandi del web. Il fisco Usa ha chiesto 29 miliardi di dollari a Microsoft, il fisco cinese 2,8 miliardi ad Alibabà multata per posizione dominante. Ancora: l’Irlanda ha multato Apple per 1,3 miliardi, l’UE ha multato Google per 8 miliardi, gli Usa Facebook per 5 miliardi. Stuoli di avvocati brindano: e per ora nessuna delle multate ha sborsato un centesimo. Grida manzoniane…
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Il miglior spettacolo dell’anno 2023 nei teatri d’Italia? All’Arena del Sole di Bologna “Anatomia di un suicidio”. Davvero, si comincia bene l’anno…
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In cerca della Pace (?) i militari italiani schierati nei vari paesi come forze in interdizione sono migliaia: risulta che operino, con notevoli rischi, in ben 18 aree, compresa la Libia “per addestrare la Guardia Costiera locale”. Lavorano per l’ONU, che si sta dimostrando – alla luce dei fatti – piuttosto impotente…
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La circumnavigazione dell’Africa, decisa da alcune delle grandi compagnie dei container per evitare i missili Houthi in Mar Rosso, sia pur con alcuni ripensamenti sta già gravando sui costi delle spedizioni con e dall’Oriente: MSC e Maersk hanno aumentato di cifre diverse, ma il minimo sembra essere di 1000 dollari d’aggravio per Teu. Fa eccezione la cinese Cosco, che continua tranquilla sul Mar Rosso attraverso Suez, sicura che gli Houthi si guarderanno bene dall’attaccarla. Chissà perché.
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Paradisi fiscali, se ne parla poco ma anche gli italiani con maggiori risorse ci ricorrono. Risulterebbe che ci siano almeno 200 milioni di euro italiani ben nascosti nei paradisi più garantiti. Alla barba delle tasse di chi – ceto medio – continua ad essere strangolato.
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Chiudiamo parlando di vil denaro. I ricconi che hanno puntato sulle nuove tecnologie hanno incrementato la loro ricchezza del 48% nel 2023, pari a una cifretta di 568 miliardi di dollari. In testa a tutti c’è Elon Musk (Tesla e Space X) seguito dal francese del lusso Bernard L. Arnaud (Christian Dior, Bulgari, Fendi, Gucci, Vuitton, etc) che ha un patrimonio di circa 198 miliardi di dollari, ma è l’unico a non puntare sulle tecnologie ma sul prendere soldi agli altri ricchi…
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L’Epifania di sabato scorso “tutte le feste ha portato via”. Sappiamo che ricomincia la corsa: tutte le mattine il leone deve correre di più perché altrimenti la gazzella gli scappa: e la gazzella deve correre di più per scappare al leone. Ci dice qualcosa?
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