“Marina” del Mediceo, primi passi
LIVORNO – Un fine 2023 quello che ci apprestiamo a festeggiare, che sembra voler avviare, finalmente in concreto, uno dei più datati progetti per il porto: quello della trasformazione di parte del Mediceo in “marina” del gruppo Azimut-Benetti.
Come è stato più volte riferito, Paolo Vitelli, patron del gruppo primo al mondo per i mega-yacht, si è assunto personalmente il compito di realizzare il “marina” e l’AdSP ha di recente dato l’Ok alla partenza: un Ok che ha impiegato anni per arrivare, visto che sul Porto Mediceo insistono da sempre gli ormeggi – in banchina e in pontili galleggianti – di numerosi circoli nautici anch’essi storici. L’AdSP di Luciano Guerrieri e Matteo Paroli ha usato il guanto di velluto per trovare una soluzione che consenta la realizzazione del “Marina”- le cui ricadute economiche sull’intera città saranno notevoli – senza cancellare brutalmente i circoli esistenti in loco. Per arrivare a una conclusione, anche il progetto è stato più volte rimaneggiato: nel rendering che dieci anni fa pubblicava il quotidiano La Nazione (vedi in questa stessa pagina) il “marina” era notevolmente più esteso. In realtà è stata cancellata tutta la parte della darsena a fianco dell’ex bacino di carenaggio, perché la banchina 75 – che nel rendering appare dotata di pontili galleggianti per le imbarcazioni minori – è invece dedicata almeno per i prossimi anni alle navi da crociera e ai grandi traghetti. Come noto, cambierà anche l’accessibilità alle banchine visto che il ponte girevole della Darsena Nuova sarà tenuto aperto alle barche salvo brevi chiusure: si accederà attraverso la strada perimetrale della Porta a mare, via Fagni, tutta da ripulire e ingrandire.
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Nulla osta dunque all’operazione “marina”?
Sul piano formale, certo sì.
Sul piano sostanziale rimangono da chiarire aspetti tutt’altro che marginali, legati al recupero architettonico del Forte della Bocca – già restaurato dallo YCL ed oggi sua sede – e delle aree e banchine immediatamente verso il mare, recuperate, ricostruite ed attrezzate dall’Assonautica della Camera di Commercio e sede sia della Protezione Civile Nautica, sia della onlus Marevivo. Proprio per cercare soluzioni condivise e non traumatiche per YCL ed Assonautica – con la sua scuola vela per disabili frequentata gratuitamente dalle associazioni di tutta la Regione Toscana – le due associazioni hanno stretto un patto di collaborazione che si estrinsecherà in progetti comuni da sviluppare insieme all’AdSP.
Sperando che non prevalgano l’ottusa burocrazia delle concessioni e lo scarso interesse verso il sociale.
(A.F.)
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