Ma però il passo del gambero
LIVORNO – Viene da chiederci, con tutta la modestia che impone il nostro limitato angolo di visione: ma di fronte ai grandi mutamenti mondiali dell’economia, del “peso” dei sistemi logistici nazionali e internazionali, delle tecnologie con l’avanzata dell’IA, dei colossi mondiali da miliardi di abitanti e altro, che valore hanno i riconoscimenti come quello qui sopra riportato? E in particolare, quali sono i miracoli attraverso i quali lo shipping italiano si mantiene a livelli al top, certificati nei confronti di realtà ben più forti della nostra?
Con un Emanuele Grimaldi presidente mondiale della International Chamber of Shipping, e oggi il nuovo riconoscimento alla pari di Grecia (per decenni prima al mondo) e al Giappone ai vertici dell’IMO, l’International Marittime Organization, davvero possiamo chiederci se non siamo un po’ troppo inconsapevoli dei nostri valori marittimi.
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Navigare necesse, dicevano i nostri avi; ma spesso questa repubblica fondata sul mare sembra dimenticarlo, tanto che la stessa riforma della portualità italiana – una necessità più che impellente – va avanti a passo del gambero. Usque tandem?
(A.F.)
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