Il ROV sul relitto dell’Elemax
OLBIA – Nei giorni scorsi il procuratore della Repubblica Gregorio Capasse si è recato a bordo di nave Anteo della Marina Militare, accompagnato dal personale inquirente della Guardia Costiera di Olbia, per dar corso alle ricerche del corpo del marinaio senegalese Diome Mande’, disperso dal 10 agosto in seguito alla nota collisione, al largo di Capo Figari, tra il Traghetto SHARDEN e il Peschereccio ALEMAX II.
A bordo della Nave Anteo, giunto con la motovedetta CP 273 della Guardia Costiera di Olbia, il procuratore è stato ricevuto dal comandante della Nave, C.F. Corrado Rocca, e dal capo team del gruppo operativo Subacquei del COM.SUB.IN. C.F. Therry Trevisan, che dopo aver illustrato le modalità di svolgimento delle ricerche hanno dato avvio alle attività operative.
Nonostante le operazioni di ricerca siano state rese particolarmente difficoltose dalle proibitive condizioni meteomarine in zona (Mare 4 e 25 nodi di vento da SW) i palombari del COM.SUB.IN, utilizzando un sofisticato robot subacqueo (ROV – Remotely Operated Vehicle), sono riusciti ad individuare i relitti del peschereccio, alla profondità di circa 88 metri, con nelle vicinanze una salma adagiata sul fondo.
Le condizioni meteomarine particolarmente avverse non hanno reso possibile l’intervento sul luogo del ritrovamento, necessario per il recupero del corpo, ad opera dei palombari della Marina Militare. Su espressa richiesta del procuratore, la nave della Marina è rimasta pertanto in zona di operazioni in attesa di un miglioramento delle condizioni meteorologiche per operare il recupero del corpo.