A Panama più bunker HSFO
PANAMA – La difesa dell’ambiente va bene, ma le compagnie armatoriali non vogliono rischiare di andare ancora di più in rosso con l’uso di carburanti meno inquinanti ma più costosi: business are business e finché ci sono alternative, l’economia prevale.
È quanto risulta dalle vendite totali di bunker a Panama, che secondo i dati forniti dall’Authority del canale hanno raggiunto un picco a ottobre, trainate da un aumento della domanda di olio combustibile ad alto tenore di zolfo (HSFO), quello meno costoso. Le vendite totali del mese sono state pari a 443.448 tonnellate metriche (mt), in calo del 4,5% rispetto all’anno precedente, ma in aumento del 12,7% rispetto al livello di settembre, secondo i dati preliminari della Panama Maritime Authority (AMP).
Le vendite di HSFO sono aumentate del 12,9% rispetto all’anno precedente a 94.185 mt in ottobre, mentre le vendite di olio combustibile a bassissimo tenore di zolfo (VLSFO) – più costoso – sono diminuite del 7,5% a 297.161 mt. Anche le vendite di gasolio marino (MGO) e di gasolio marino a basso tenore di zolfo (LSMGO) sono diminuite, rispettivamente del 51,9% e del 4,9%, a 4.624 mt e 37.478 mt.
L’aumento delle vendite di HSFO è stato attribuito a una serie di fattori, tra cui la continua ripresa del traffico marittimo globale, il passaggio all’HSFO da parte di alcune navi a causa del suo prezzo più basso rispetto al VLSFO.