Difesa delle AdSP e sul Brennero

Carlo De Ruvo
ROMA – La transizione verde della logistica “parte da un progetto nazionale di decarbonizzazione della movimentazione urbana delle merci”. Questa la proposta avanzata da Confetra, Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, durante l’assemblea annuale dedicata alla grande sfida della sostenibilità, che si è tenuta all’Acquario romano e che ha visto la partecipazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, della vice presidente Confcommercio Donatella Prampolini e della professoressa di Economia Politica all’Università Roma Tre e componente del CNEL Valeria Termini. Dopo la relazione del presidente Confetra Carlo De Ruvo, i lavori sono stati condotti da Oscar Giannino.
Ci sono forti motivazioni – è stato ribadito – per concentrare l’attenzione sulla decarbonizzazione del trasporto urbano e, in particolare, di merci, per la forte concentrazione di emissioni.
Lanciare, quindi, un progetto nazionale di sperimentazione nei centri urbani e metropolitani della decarbonizzazione della distribuzione delle merci sarebbe certamente utile e propedeutico. “A patto che tutto non si risolva solo con l’allargamento delle ZTL o l’aumento delle tariffe di accesso – ha avvertito De Ruvo – serve anche una trasformazione tecnologica e un quadro coerente e compatibile con i flussi di merci a monte e la distribuzione a valle.
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Secondo valutazioni della Confetra su scenari possibili di immatricolazione di nuovi veicoli elettrici di trasporto merci (MOTUS E), nel periodo 2024-2030 potrebbero entrare in esercizio poco meno di mezzo milione di veicoli leggeri e poco meno di centomila veicoli pesanti, con un investimento complessivo, in termini di TCO (Total Cost of Ownership per tipologia di veicolo), stimato in oltre 45 miliardi di euro, la cui sostenibilità richiederebbe, ipotizzando un’incidenza media del 20-25% degli incentivi diretti e indiretti, sui costi di acquisto ed esercizio dei veicoli, circa 9-11 miliardi di euro.
A fronte della necessità di adeguarsi alla manovra green europea, la sfida della decarbonizzazione – neutralità climatica entro il 2050 – per il comparto della logistica appare ancora complessa e onerosa per le necessità infrastrutturali e di coordinamento del settore.
Tanti spunti: “La disciplina dell’autonomia differenziata – ha detto De Ruvo – desta forte preoccupazione nelle imprese di trasporto e logistica, poiché include, tra le materie oggetto del possibile trasferimento di competenze alle Regioni, anche infrastrutture, porti e aeroporti: il rischio è la frammentazione del sistema e delle politiche di investimento e di regolazione”.
Sulla governance portuale, invece, Confetra pone l’accento sull’esigenza di evitare cambiamenti agli attuali assetti istituzionali delle AdSP, come ulteriori accorpamenti e privatizzazioni, e di puntare piuttosto al rafforzamento della regia nazionale, già prevista dalla normativa vigente.
Va estesa l’esclusione, già concessa all’autotrasporto merci, dalla competenza regolatoria dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) e dal connesso obbligo contributivo, ad altre attività – principali, accessorie e connesse – di trasporto, movimentazione logistica e spedizione delle merci, tutte liberalizzate e già regolate dal MIT e da altre Amministrazioni competenti come l’autotrasporto merci.
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Infine, la questione dei valichi alpini e del Brennero. A questo proposito, secondo Confetra, “sarebbe necessario che la gestione dell’arco alpino fosse coordinata da una struttura comune composta anche dagli stakeholders, che raccolga in tempo reale i dati di traffico e di agibilità e disponga di modelli sempre aggiornati di simulazione multimodale. “È necessaria anche una forte iniziativa politica”, ha concluso De Ruvo, “che induca la Commissione europea a tutelare realmente la libera circolazione di merci nel Mercato Interno oltre che a promuovere una gestione coordinata dei transiti sui valichi alpini ed i connessi corridoi europei in situazioni di emergenza.”
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