Sangue e sterminio anche in Israele

Nella foto (che ci hanno inviato amici di Israele): Una ragazza israeliana brutalmente presa in ostaggio dalle milizie di Hamas. Non se ne conosce la sorte.
TEL AVIV – I venti di guerra che fino a pochi giorni fa sembravano sconvolgere “solo” l’Ucraina, si sono estesi – con diverse motivazioni – anche sul lembo orientale del nostro Mediterraneo, con gli attacchi missilistici contro Israele e la devastante risposta dello stato ebraico.
Difficile rimanere estranei a un nuovo massacro – si calcolano ormai centinaia e centinaia di vittime da entrambe le parti – e al coinvolgimento che ormai riguarda tutto il mondo, compresa l’Italia. Il dramma nel dramma è che, così come in Ucraina e in Russia, a fare le spese dei conflitti armati sono prima di tutto le popolazioni inermi, massacrate dai missili, dai raid dell’aviazione, dagli attacchi suicidi. La presa di centinaia di ostaggi, in gran parte civili, caratterizza nell’orrore ancora di più questo conflitto, di cui non si vede una vera e conclamata tregua.
Tra messaggi che ci sono pervenuti in redazione, anche quello dei vertici della Zim, la compagnia di bandiera israeliana, che promette tutto il proprio appoggio alla difesa del Paese. Tutti i porti dove Zim approda in Mediterraneo sono stati allertati.