Le proposte del PD sul sistema porto

Valentina Ghio
LIVORNO – Le tematiche portuali del territorio della provincia livornese spaziano da quelle infrastrutturali a quelle ambientale, e alle problematiche legate al mantenimento occupazionale e di prospettiva per il territorio.
Su questi temi, anche in relazione alle prossime elezioni amministrative primavera, il PD ha tenuto lunedì sera un dibattito al Palazzo del Portuale con l’intervento di due deputati, Valentina Ghio (commissione trasporti) e Marco Simiani (commissione ambiente) e un nutrito pubblico del porto.
Si è partiti dalla prossima cessazione al 31/12 dell’erogazione dei contributi di cui all’art 199 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 prorogato a tutto il 2023, anche in ragione della crisi conseguente alla guerra russo-ucraina, dovrà trovare ad avviso del PD l’emanazione dei decreti attuativi previsti oltre ad un ulteriore prolungamento a tutto l’anno 2024. Di fatto siamo nel pieno delle conseguenze legate alla guerra – è stato ribadito – rincari energetici, speculazione su alcuni beni primari, inflazione galoppante, contrazione dei traffici portuali con particolare riferimento ai contenitori.
Altri punti delicati, i prepensionamenti e l’incremento dei canoni per le concessioni dei terminal e banchine portuali del 25%. Canoni sui quali – hanno detto i due deputati – il governo ha promesso interventi, ad oggi però non ancora attuati.
Sul piano dell’annunciata riforma per i porti, le proposte presentate sono sinteticamente le seguenti:
– Pubblicità del porto e delle gestioni delle Autorità di Sistema Portuale Trovare una sintesi di coordinamento a livello centrale per le linee guida strategiche di sviluppo della portualità nazionale.
– Mantenere l’attuale regolamentazione rispetto all’autoproduzione da parte delle linee di navigazione evitando l’elargizione degli sgravi previsti per le attività nautiche anche per le attività a terra.
– Introdurre criteri di analisi e verifica delle compagini sociali da parte delle AdSP, che con molta velocità e frequenza, cambiano nei soggetti rispetto agli originari attori richiedenti la concessione.
– Mantenere e rinforzare l’organizzazione del lavoro nei porti.
– Ripristinare per il porto di Livorno i finanziamenti a suo tempo assegnati e poi tolti, da questo Governo, per i raccordi ferroviari.
– Avviare le procedure per la realizzazione della ZLS nel retroporto.