Ambientalismo oppure stupidità?
Non ci sono dubbi: chi lavora e spesso deve muoversi con un mezzo autonomo – che sia l’auto o lo scooter – per il percorso da casa a ufficio o fabbrica, non viene certo convinto al maggior rispetto per l’ambiente dai blocchi stradali “selvaggi” che specie nel Nord Italia hanno creato ritardi, scontri non solo verbali, qualche volta incidenti. Come ci scrive Enrico Pensabene da Genova:
Mi chiedo se i nostri ragazzi siano diventati cretini a danneggiare monumenti, interrompere il traffico stradale come nei giorni scorsi a Milano, minacciare sabotaggi ai treni o sui porti, in nome della difesa dell’ambiente. Ma i loro genitori, qualche bello schiaffone no?
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Caro Pensabene, il problema non si risolve, a nostro parere, con la “cura” che chiede lei. Anche perché il fanatismo – pure quello ambientalista – è come la strada dell’inferno secondo il vecchio proverbio, lastricato di buone intenzioni. Nato come “gretinismo”, ovvero movimento di protesta lanciato dalla giovane Greta Thunberg in Svezia, è degenerato in “cretinismo”, con danni e sabotaggi fine a se stessi; che indispettiscono la gente, costano soldi pubblici in tempi dove non c’è da scialare, e rischiano di provocare reazioni violente. Per fortuna non tutti i giovani sono così: si vedano le centinaia di ragazzi impegnati dalle associazioni ambientaliste serie a pulire le spiagge, rastrellare le scogliere dalla plastica, migliorare l’arredo nei parchi. Fanno poco notizia, ma sono di più di coloro che la vignetta bolla di degenerazione”.
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