Il lavoro, la decrescita, le donne
LIVORNO – Pochi ma buoni ad ascoltare, nella mattinata che ha virtualmente aperto a tutti il labirinto (in gran parte ancora deserto?) dei due grandi immobili restaurati dove c’era l’antica Dogana d’Acqua. Un restauro importante, grazie a un fondo europeo per lo sviluppo regionale, che potrà essere totalmente utilizzato mano a mano che iniziative pubbliche varie andranno sviluppandosi.
Intanto mercoledì mattina c’è stato un documentato seminario, presieduto dal sindaco Luca Salvetti e presentato dall’assessore comunale al lavoro e alla formazione Gianfranco Simoncini, con i dati più aggiornati relativi allo sviluppo/o meglio: al decremento demografico della provincia livornese, all’occupazione, alla condizione delle donne sia sul piano dell’istruzione che del lavoro. Una vera radiografia del mondo del lavoro nella provincia, in rapporto a quello della Toscana, basata sulle statistiche IRPET presentate dalla dottoressa Sabrina Iommi.
In apertura, Simoncini ha riferito anche sull’operazione ex-TRW che ha comportato – come ha già detto il sindaco e ribadito il cavaliere del lavoro Piero Neri dell’omonimo gruppo – un impegnativo lavoro di due anni con la proprietà immobiliare, ma che premia la stretta collaborazione tra pubblico e privato – tra Comune e imprenditori datori in questo caso – per il rilancio di un’area strategica.
Difficile sintetizzare i tanti dati forniti nel seminario.
Si può stringere sottolineando come la popolazione livornese invecchia e decresce (entro il 2050 la città passerà dagli attuali 150 mila a meno di 120 mila, con forte tendenza a migrare fuori dal centro urbano): come il lavoro sia sostanzialmente stagnante e cresca solo nella manifattura poco specializzato, con le donne concentrate su uffici pubblici, insegnamento e lavori più umili come pulizie e piccolo commercio: come gli anziani siano nella provincia livornese più attivi della media regionale, ma siano anche più numerosi in assoluto dei giovani. Denatalità, difficoltà di lavoro ben retribuito, scarsa specializzazione e donne sempre sottopagate rispetto agli uomini: questa la realtà, a larghissime linee, descritta nel seminario.