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Parte il tunnel del Moncenisio

ROMA – Il Cda di TELT ha dato il via libera alla firma del contratto per la realizzazione del tunnel di base del Moncenisio in Italia. L’appalto del valore di 1 miliardo di euro è stato assegnato al raggruppamento composto da Itinera (mandataria), Spie Batignolles e Ghella. Si completa in questo modo l’assegnazione di tutti i lavori per lo scavo dei 57,5 km del tunnel ferroviario sotto le Alpi cofinanziato da Europa, Francia e Italia.

La realizzazione della sezione internazionale della nuova ferrovia per merci e passeggeri tra Saint-Jean-de-Maurienne e Susa/Bussoleno, anello centrale del Corridoio Mediterraneo della rete TEN-T, è in pieno svolgimento con dieci cantieri che avanzano all’aperto e in sotterraneo sui due lati delle Alpi. Venerdì 7 luglio è stata consegnata nella fabbrica della Herrenknecht in Germania, la prima delle 7 TBM che completeranno lo scavo delle due gallerie del tunnel di base, di cui due lavoreranno sul tratto italiano. Nei prossimi anni i cantieri in Italia e Francia vedranno impegnati fino a 8.000 lavoratori tra diretti e indotto.

👤 Daniel Bursaux, presidente di TELT 🗣️ “Questa pietra miliare importante nell’avanzamento del progetto binazionale Torino-Lione è il risultato dell’eccellente cooperazione tra Francia e Italia e del sostegno della Commissione europea. Ora che tutti i contratti per lo scavo del tunnel sono stati affidati, il collegamento centrale del Corridoio Mediterraneo della rete TEN-T sarà sempre più una realtà. Un ulteriore passo avanti verso la decarbonizzazione dei trasporti in un’Europa meglio collegata”.

I lavori sono realizzati in Val di Susa (Piemonte) a partire dal cantiere già attivo nell’area della Maddalena di Chiomonte con l’impiego, al picco delle attività, di oltre 700 lavoratori. Le imprese, che si insedieranno nei prossimi mesi, realizzeranno il tratto di tunnel fino all’imbocco di Susa, oltre alle gallerie tecniche connesse. Sono previsti 91 mesi di lavori per un totale di 28,5 km di scavi: oltre alle due canne del tunnel di base si devono realizzare anche la galleria Maddalena 2, da dove scenderanno le frese, le gallerie di connessione, i rami di collegamento tra le due canne, il sito di sicurezza di Clarea e la galleria artificiale all’imbocco est di Susa. Per lo scavo a partire dal sito di sicurezza di Clarea fino a Susa è previsto l’utilizzo di due frese dual mode, in grado cioè di cambiare le proprie modalità di avanzamento a seconda della tipologia di terreno che devono affrontare. Queste TBM, infatti, sono macchine dotate di una testa con cutters rotanti che possono scavare in roccia dura o in terreno “morbido” (costituito cioè da sabbia o ghiaia). In presenza di questo terreno più friabile la fresa viene quindi configurata per contrastare il fronte esercitando una contropressione attiva che le consente di avanzare in sicurezza. Questo è previsto avvenga in un tratto di circa 1,5 km nel sottoattraversamento della Val Cenischia. Nel corso dei lavori saranno estratti 2,3 milioni di metricubi di materiali che saranno riutilizzati fino al 60% all’interno del “cantiere unico” della sezione internazionale.

L’iter e i criteri di aggiudicazione: è stata una gara complessa per la quale sono pervenuti quasi 7.000 documenti. Le offerte sono state valutate tra giugno 2022 e aprile 2023 da un’équipe di 36 persone, tra personale delle Direzioni Lavori e di TELT, in 35 riunioni e 32 ore di negoziazione con le imprese.

Nelle valutazioni, al criterio economico è stato affiancato un criterio tecnico che ha per prima cosa analizzato la qualità delle soluzioni proposte sia dal punto di vista dei tempi di realizzazione, sia rispetto alla sostenibilità ambientale e all’inserimento lavorativo. In particolare, nel contratto è stato richiesto alle imprese di garantire la fornitura di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Pubblicato il
6 Settembre 2023
Ultima modifica
7 Settembre 2023 - ora: 09:50

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