Il corallo si difende dal caldo
NEWCASTLE – La barriera corallina presente nell’Oceano Pacifico si starebbe “adattando” all’aumento delle temperature oceaniche, sviluppando una resistenza che ha sorpreso la comunità scientifica.
È noto il fenomeno dello sbiancamento dei coralli dovuto all’aumento delle temperature degli oceani e all’acidificazione delle acque.
Ora un nuovo studio condotto dall’Università di Newcastle nell’isola di Palau (Oceano Pacifico) ha dimostrato che questi esseri viventi così fragili si stanno adattando a tollerare meglio gli sbalzi termici delle acque oceaniche.
Un tale adattamento potrebbe ridurre nel futuro i fenomeni di sbiancamento e depauperamento dell’ecosistema delle barriere coralline – lasciando accesa la speranza per un ripristino di questo ecosistema nell’ipotesi (rosea) di un contenimento delle emissioni inquinanti nei prossimi anni.
L’indagine appena pubblicata è frutto di osservazioni che vanno avanti da decenni, grazie alle quali gli scienziati hanno potuto creare dei modelli matematici in grado di descrivere le possibili future traiettorie di sbiancamento dei coralli per le barriere coralline di Palau.
Ogni modello è stato creato immaginando un diverso tasso di aumento della tolleranza termica: se la tolleranza termica dei coralli che osserviamo oggi continuasse ad aumentare a questi ritmi per tutto il 21° secolo, ne conseguirebbero riduzioni significative degli impatti dello sbiancamento.