Tempo per la lettura: 4 minuti

Venezia, un semestre di alti e bassi

VENEZIA – Si è tenuto mercoledì scorso nella sede dell’Authority, a Santa Marta,  il primo appuntamento del “Punto stampa AdSPMAS” con cui l’Autorità di Sistema veneto ha inaugurato una nuova modalità di incontro con i giornalisti per fornire, con cadenza regolare, informazioni sulla portualità, sui progetti di sviluppo e sui dossier in lavorazione. Il presidente Di Blasio ha risposto anche ad alcuni nostri quesiti. L’analisi si è basata sul confronto dei dati del primo semestre 2023 con quelli dell’analogo semestre 2022.

*

Porto di Venezia: tonnellate totali: 12.342.769 (-4,7%); merci varie: 5.087.373 (+2,2%); rinfuse solide: 4.003.612 (+3,2%); teu: 254.223 (-12,3%); rinfuse liquide: 3.251.784 (-20,8%); ro-ro: 1.137.794 (+13,5%); pax: 173.991 (+123,2%).

Con una forte propensione all’export, il porto risente di fattori economici e finanziari esogeni come la stagnazione della produzione industriale-manifatturiera e la contrazione dei prestiti (-1,9%) alle imprese che contribuisce a frenare i traffici marittimo-portuali (-4,7%). Contribuiscono fortemente alla flessione le scelte imprenditoriali in primis per il settore delle rinfuse liquide. L’indice della produzione industriale ha registrato la crescita congiunturale negativa del -1,9% (livello più basso da dicembre 2020) ed è aumentato il costo di finanziamento per le imprese di circa il 4,5%.

[hidepost]

*

Porto di Chioggia: tonnellate totali: 288.601 (-28,1%); merci varie: 75.021 (+31,6%); rinfuse solide: 213.580 (-25,4%); stazza media: +88%; home port pax: 16.610; transit-pax: 4.590; cruise pax: 24.484 (+693,9%).

Primo porto peschereccio d’Italia, primato che si contende con Mazara del Vallo nel porto commerciale la flessione è stata marcata. Le dinamiche dei traffici sono oggetto di specifica analisi. Le infrastrutture hanno dimostrato di costituire un’eccellente offerta dimostrata dalla crescita della stazza media dell’accessibilità nautica.

Alla nostra domanda del nuovo assetto delle crociere, Di Blasio ci ha confermato l’eccellente andamento specie come Home Port. 

“È evidente il calo per rinfuse e delle merci varie, – ha detto – ma compensato dalla straordinaria vocazione del settore passeggeri. L’andamento generale è altalenante. Per rilanciare Chioggia ci vuole ancora molto lavoro. Sicuramente il rapporto con l’amministrazione comunale è efficicace. Ribadisco che la flessione e la contrazione della domanda non è solo di Chioggia, ma generale”.

In tema di accessibilità sono in fase di assegnazione i tre dossier legati agli interventi delle attività commissariali di indirizzo e di progettazione: il luogo dove collocare i sedimenti; manutenzione canale Malamocco-Marghera sulla base dello studio Channeling; Canale Vittorio Emanuele per collegamento porto commerciale-città.

Per tutti e tre, nei prossimi mesi, sono previste le procedure di progettazione e lo studio di impatto ambientale.

*

Altro tema da noi affrontato con il presidente è stato quello del progetto di sviluppo ferroviario nell’hinterland veneto. Occorre “saper raccontare la cura del ferro” – ricorda Di Blasio – “di un porto molto raccordato su tutti i terminal che mettiamo a disposizione del mercato”.

I dati sono significativi perché hanno continuato a risentire delle problematiche legate alla crisi ucraina e dell’aumento dei costi energetici, soprattutto nel primo trimestre 2023. 

Sul nostro quesito c’è stato anche l’intervento l’ingegner Pietro Vitali di ERF (Esercizio Raccordi Ferroviari di Porto Marghera S.p.A – la società di manovra ferroviaria che opera a Porto Marghera e che è una società per azioni mista pubblico-privato con il controllo pubblico esercitato dall’Autorità di Sistema).  “Complessivamente c’è stato un aumento del 4,1% dei treni (pari a  2.423 treni/ I SEM) e un + 6% delle tonnellate merce movimentate (pari a 1.128.855 I SEM) con una rispettiva distribuzione per settore merceologica del 52% siderurgico, del 21% per agroalimentare e prodotti energetici e un 6% dei prodotti chimici e autovetture. Un ulteriore dato si ottiene riferendosi ai trimestri: il primo  è in linea con quello del ‘22, mentre il secondo ha segnato un +12% dei treni e un +14% dei carri movimentati, con un +21% delle tonnellate merci. Questo significa che gli utenti si stanno muovendo sempre più con utilizzo di treni grandi di 2500 ton, che noi riusciamo a gestire. Infine, segnalo il rinnovo del certificato di sicurezza unico attraverso il giudizio dell’ERA (agenzia europea ferrovia), che consente di operare su rete RFI nei prossimi 5 anni.”

A sostenere le rinfuse solide, che si attestano su un +3,2%, sono soprattutto i cereali grazie a un aumento di circa il +150%, a conferma di una tendenza osservata anche nel corso del 2022 quando il porto Venezia è stato tra i primi scali ad accogliere navi ucraine e si è distinto nel corso dell’iniziativa Ukraine Solidarity Lanes promossa dalla Commissione Europea. Crescono anche i prodotti metallurgici (+24%), mentre calano i prodotti chimici (-50,3%). Stabili i prodotti della categoria general cargo, +2,2%, tra i quali si distinguono positivamente quelli trasportati via ro-ro (+13,5%).

Fondamentali per il futuro dello scalo per quanto riguarda la ferrovia” sono il nuovo percorso del Brennero e l’Altà Velocità/Capacità sulla tratta Venezia-Milano con l’obiettivo di liberare slot per i carichi merci” ha concluso Vitali.

È emerso come una quota importante dell’aumento di traffico è riferibile al traffico verso l’estero. Quello transfrontaliero, per la prima volta, ha visto i treni con origine e destinazione l’estero raggiungere il 30% del totale (+5 sul 2022) facendo delineare il traffico ferroviario di Venezia come sempre più “europeo”.

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha rimarcato come il porto veneziano sia impegnato nel ridisegno del porto commerciale tra il rilascio di nuove importanti concessioni e la realizzazione di fondamentali opere infrastrutturali quali, ad esempio, il ponte ferroviario sul canale ovest e l’avvio dell’iter per l’affidamento dei lavori al terminal container del futuro nell’area ‘Montesyndial’ previsto per la fine dell’anno.

Riguardo le concessioni (tema molto dibattuto anche dalla Commissione UE) oltre ad aver esaminato i criteri di selezione dei concessionari, ad inizio giugno 2023 c’è stato il rinnovo – per altri 25 anni – della concessione presso il porto commerciale di Marghera a VECON per complessivi 282.800 mq per un valore di quasi 80 milioni di €. Un rinnovo importante dato il rallentamento delle pratiche amministrative degli anni scorsi dovuto alle vicende commissariali.

Presidente, come AdSP, sentite la concorrenza dei porti dell’Adriatico, come Koper?

Sì, Koper la sentiamo tutti. Parliamo di porti in cui sono stati previsti forti investimenti e le cui crescite sono rilevanti. Aggiungo anche Rijeka. Tuttavia, son temi che trattiamo nell’ambito del NAPA , attraverso politiche comuni ed orizzontali. Siamo in competizione, certo, ma operando attività diverse. I mercati sono di altra natura.

S.B.

[/hidepost]

Pubblicato il
12 Agosto 2023

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora