Mare più caldo, canali a rischio
SUEZ – Il mare si scalda, l’evaporazione aumenta ma non abbastanza e – come del resto già annunciati da tempo dagli specialisti – alcune aree costiere specialmente dei mari più caldi rischiano in poche decine d’anni di essere sommerse dall’aumento del livello delle acque. L’elenco è significativo: dalle Marshall alle Cayman, dalle Bahams alle Maldive, per non citare le minori.
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I canali navigabili sono anch’essi tenuti sotto controllo. A cominciare da Panama: ma anche Suez ha i suoi problemi, per la forte evaporazione e i venti del deserto che aumentano la portata delle sabbie. Di recente un’altra nave si è incagliata, dopo il caso della “Evergreen” che bloccò totalmente il canale due anni fa. Questa volta il disincaglio è stato rapido grazie a due rimorchiatori dello Stretto, ma il segnale non è stato sottovalutato. A sua volta l’Autorithy del Canale di Panama ha adottato una misura restrittiva per il transito di navi nel sistema di chiuse che collegano Atlantico e Pacifico e sono alimentate da acque dolci oggi in free diminuzione per la siccità. Il transito è stato limitato a 32 navi al giorno. Come noto, dal 31 dicembre 1999 l’Autorità del Canale (ACP) ha assunto il controllo della via d’acqua e il Canale rappresenta una delle principali fonti di reddito per lo Stato di Panama. La riduzione dei passaggi di navi di una certa dimensione è un problema non piccolo perché incide sulle entrate del canale, che a sua volta sta aumentando i costi della manutenzione per insabbiamenti e interventi alle sponde.
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Secondo ”Trend Newsletter” il riscaldamento globale colpisce Panama anche dal mare. Gardi Sugdub un’isoletta di 1.300 abitanti, che si innalza di poco più di un metro sull’acqua, davanti allo stretto ad Est, dovrà essere evacuata, a causa dell’innalzamento dell’Oceano. Secondo i dati del Ministero dell’Ambiente di Panama, entro il 2050 questo tratto di Mar dei Caraibi crescerà di 0,27 metri. Già nel 2010, i residenti hanno avuto le prime avvisaglie dell’innalzamento del livello dell’acqua. Un problema che come noto riguarda anche altre isole dell’oceano Pacifico, come già detto sopra, tutte fortemente decide al turismo internazionale e tutte già in allarme.