Marcia indietro MSC sul TDT

Gianluigi Aponte
LIVORNO – Ci sono voluti alcuni giorni di indiscrezioni, con crescenti interrogativi a livello anche internazionale.
Poi, all’inizio della settimana, la conferma ufficiale dal bollettino dell’AGCM: il gruppo MSC ha
ritirato l’offerta di acquisto
della maggioranza del Terminal Darsena Toscana.
“Considerando proprio l’iter autorizzativo da fare – ha commentato a botta calda il presidente dell’AdSP
Luciano Guerrieri – avevo prudentemente commentato in modo positivo la notizia della acquisizione del Terminal TDT da parte di MSC… Altrettanto prudentemente, perché non conosciamo ancora le motivazioni di questa decisione, valuto con preoccupazione questo passaggio di MSC di ritirare la propria offerta di acquisto del suddetto terminal. Auspico che la decisione rappresenti solo una pausa di riflessione e che, dopo agosto, la procedura possa riprendere nell’ambito di un dialogo costruttivo tra acquirente e venditore e nel rispetto di un ruolo necessario ed equilibrato con gli enti regolatori. Sono convinto che il porto di Livorno rappresenti ancora una scelta strategica per gli operatori interessati allo sviluppo del settore contenitori e delle altre tipologie di traffico e che siano presenti condizioni attuali e future per lavorare e competere nel libero mercato”.
Schenone e i suoi non hanno ancora commentato la notizia, ma sul porto di Livorno – e non solo – è stato come far esplodere una bomba : non tanto per la decisione in sé quanto perché l’ingresso in forze di MSC in Darsena Toscana – dove già opera con un congruo azionariato nel dirimpettaio terminal Lorenzini- era stato letto come una importante ipoteca sulla futura (futuribile?) Darsena Europa.
MSC è anche partner del gruppo Onorato nella Porto 2000.
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Il florilegio di commenti ovviamente lascia aperte tutte le interpretazioni, comprese quelle più negative per il porto labronico: in particolare, si dice che il potente gruppo della famiglia Aponte, abituato a ragionare in termini di immediata concretezza, abbia perso fiducia nell’ancora sfumato (fumoso?) programma della Darsena Europa, slittato di anno in anno alla fine del decennio o quasi. Altre ipotesi riguardano il potenziamento in atto di MSC a Genova, dove l’allargamento del porto con la diga esterna procede velocemente.
In sostanza, sarebbe una questione di tempi, anche in relazione all’attuale “stanca” dei traffici container a livello internazionale. Si aspettano notizie ufficiali.
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Naturalmente l’incertezza alimenta le ipotesi più disparate. C’è chi ci legge, nella marcia indietro di MSC, un altro episodio dello scontro tra gruppi per il controllo delle crociere, con MSC schierata a sostegno di Onorato (neverending story della Porto 2000) e quindi con una sua pressione sull’AdSP di Guerrieri (che però ha buoni rapporti con la stessa MSC); c’è chi tira in ballo la politica (Rixi Genova-centrico e un suo schiaffo alla Regione Toscana) e chi parla di porto che non ha più spazi, specie per le auto allo sbarco, con crescenti problemi per il settore e quindi meno appetibile per tutti.
A lasciar correre la fantasia, si può andare avanti in eterno o quasi.
Vedremo.