Tir elettrici per il Brennero
ORA – Il Brennero è il primo corridoio Europeo in cui viaggeranno mezzi elettrici per il trasporto pesante.
Sarà possibile l’utilizzo di mezzi elettrici 🔋🔌 per il trasporto pesante su lunghe percorrenze?
È la scommessa di Gruber Logistics 🚚🚛 che ha avviato in collaborazione con VOLVO 🚚🚛 il primo servizio di trasporto merci lungo uno dei principali corridoi d’Europa.
Il corridoio del Brennero, è infatti una delle principali rotte di trasporto tra l’Italia settentrionale e l’Europa centrale, e svolge un ruolo vitale nel facilitare il trasporto merci. L’aumento del volume del traffico merci lungo il corridoio del Brennero ha messo sotto pressione le infrastrutture esistenti e aumentato l’impatto ambientale. Le strade, le ferrovie e gli snodi logistici lungo questa rotta spesso si trovano ad affrontare una domanda superiore alle capacità disponibili e le emissioni sono in costante aumento.
Sa da un lato sono previsti interventi infrastrutturali per facilitare l’utilizzo di modalità di trasporto meno impattanti della gomma, dall’altro è necessario intervenire con nuove soluzioni e idee per la decarbonizzazione il trasporto dei veicoli pesanti.
Gruber Logistics è oggi una multinazionale operante in tutta Europa che vede proprio sull’asse del Brennero il proprio corridoio principale in termini di movimentazione delle merci. Soprattutto in questi ultimi anni l’azienda ha incrementato il cosiddetto modal shift arrivando a spostare il 40% del volume di merce trasportata dalla strada alla ferrovia. Pur, tuttavia, anche in previsione prospettica, non sarà mai possibile rimuovere completamente il traffico merci dal Brennero ed è pertanto necessario ricercare nuove soluzioni di decarbonizzazione.
I mezzi elettrici attualmente in commercio – dice Gruber Logistic – hanno un’autonomia limitata ma l’idea alla base del nuovo servizio è quello di modificare i modelli logistici attuali combinando mezzi, autisti e rimorchi sfruttandone appieno la capacità senza impattare negativamente sull’operatività. La convinzione è che per permettere la diffusione di mezzi elettrici non si debba ragionare solo in termini di tecnologia e infrastruttura ma anche e, soprattutto, di ripensare la catena logistica.
All’avvio della sperimentazione ha partecipato in prima persona l’assessore alla mobilità e alle infrastrutture della provincia di Bolzano.