Le CP “Pollastrini” al top della Guardia Costiera
ROMA – Sono state ormai ampiamente collaudate, essendo in servizio dall’inizio dell’anno scorso, le motovedette della Guardia Costiera appartenenti alla classe “ammiraglio Pollastrini”, uno degli alti ufficiali delle Capitanerie considerato tra gli innovatori del Corpo. La classe in questione segue quella, delle 800, di dimensioni minori ma anch’essa operativa su tutte le acque nazionali, intestata all’altro innovatore, l’ammiraglio Francese e costruite dal cantiere Codecasa Due di Viareggio.
La motovedetta CP 329, prima costruzione appartenente alla classe “Ammiraglio Pollastrini”, è stata progettata con un rinnovato concept strutturale, pensato per l’attività di ricerca e soccorso d’altura; l’unità è in grado di assolvere anche compiti istituzionali di Polizia Marittima.
Inaffondabile ed autoraddrizzante può operare in condizioni meteomarine proibitive fino ad un limite di Sea state 6. Costruite dai Cantieri Navali Vittoria di Adria, presenta uno scafo in lega d’alluminio avente lunghezza di mt. 20,10 e in operazioni di soccorso può imbarcare fino a 200 naufraghi.
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L’unità ha una propulsione ad idrogetto e può raggiungere una velocità massima continuativa superiore ai 35 nodi con un’autonomia di circa 600 miglia. L’equipaggio è composto da 4 persone, in postazioni protette anche in condizioni meteo impegnative. Come nelle motovedette Codecasa, la cintura perimetrale galleggiante è costituita da speciale poliuretano espanso a cellula chiusa, del tutto a prova di perforazioni e di tagli.
Da sottolineare come il corpo della Guardia Costiera delle Capitanerie di Porto si stia distinguendo anche in questi giorni, con tute le sue unità, nella protezione delle nostre coste ma anche nel salvataggio dei migranti secondo le leggi internazionali del mare. Agli uomini e donne degli equipaggi, spesso in turni da sfinimento, i più sentiti riconoscimenti dell’intero schipping non solo nazionale.
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Nella foto: La 813 classe “ammiraglio Francese”.
ROMA – Due giorni fa è stato celebrato in tutti i porti il 158° anniversario della Fondazione del Corpo delle Capitanerie, con brevi ma commosse cerimonie interne.
La nascita delle Capitanerie di Porto, vede l’inizio del suo percorso a Firenze nel lontano 20 luglio del 1865, con il Regio Decreto a firma di Vittorio Emanuele II che ne sancì a tutti gli effetti l’istituzione. L’esigenza di affidare a un’unica amministrazione la disciplina delle attività della navigazione e dei porti richiese di unificare le capacità professionali dello Stato Maggiore dei porti e quelle dei Consoli di Marina: corpo militare il primo, con attribuzioni di carattere essenzialmente tecnico; civile il secondo, con competenze principalmente amministrative. L’emanazione Guardia Costiera si deve poi alla volontà del compianto comandante del corpo ammiraglio “Bepi” Francese.
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