Navi più lente nel Santuario dei cetacei?
LONDRA – L’80° sessione del Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino dell’Organizzazione Marittima Internazionale (OMI) ha adottato nei giorni scorsi una nuova serie di misure, a partire dalla strategia per ridurre le emissioni di gas serra dalle navi. È stata anche proposta un’Area Marina Particolarmente Sensibile (PSSA) nel Nord Ovest Mediterraneo, compreso il Mar di Liguria e l’Alto Tirreno, tratti di mare particolarmente frequentati da sempre dai cetacei come vera e propria “nursery”. Dell’OMI fanno parte poco meno di 200 paesi di tutti i continenti.
La risoluzione per la PSSA stabilisce l’operatività dell’area corrispondente all’area che ricomprende il Santuario Pelagos e del corridoio dei Cetacei spagnolo.
Per la concentrazione di traffico marino, in quest’area sono frequenti i casi di collisioni delle navi con i cetacei 🐬. Viene proposta quindi la riduzione della velocità di navigazione – non oltre 1️⃣3️⃣ nodi – che comporterà però non pochi problemi alle navi d’oggi e domani, tutte orientate a tempi più rapidi di traversata.
Proposto anche un sistema coordinato per le informazioni relative agli avvistamenti dei cetacei alle Autorità competenti di Italia, Francia, Principato di Monaco e Spagna (i quattro paesi promotori dell’iniziativa).