A Gorgona l’epopea delle acciughe

Nella foto: Il “Dragun” in Gorgona, con la “Pandora”.
GORGONA ISOLA – Pochi per la verità si sarebbero aspettati di vedere attraccare al micro-scalo dell’isola-carcere di Gorgona uno sciabecco camogliese a remi, del tutto simile a quelle barche del settecento che solcavano il Tirreno. Eppure è avvenuto, con la benedizione della direzione della casa di pena e la calda accoglienza della piccola popolazione isolana.
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Il “Dragun”, lo sciabecco fedelmente ricostruito da maestri artigiani liguri, è arrivato in Gorgona per la rievocazione di un’epica campagna di pesca alle acciughe, che nell’800 ebbe proprio intorno a Gorgona l’epicentro di una vera e propri corsa delle barche da pesca fin dalla Sicilia e dalla Campania. Ancora oggi si raccontano le gesta di pescatori camoglini ma anche calabri che per la campagna di 100 giorni alle acciughe di Gorgona arrivavano con eliche traversate a remi, anche con barchette di pochi metri. In un racconto dei discendenti di un pescatore di Torre del Greco, oggi saldamente cittadino della vicina isola di Capraia, si riferisce che la traversata fino a Gorgona avveniva con un barile d’acqua potabile, un fornelletto di mattoni a centro barca e come unico cibo, oltre a un sacco di gallette, i pesci che via via venivano pescati e arrostiti. Un’epopea. Ma le acciughe di Gorgona ripagavano di ogni fatica: sull’isola venivano salate, pressate in contenitori di rovere o di latta, e spedite in tutto il mondo. Lo stesso Granducato di Toscana esigeva per dare i permessi una…tangente i barilotti di acciughe. In Gorgona la piccola comunità locale “affittava” piazzali per stendere ad asciugare le reti, depositi e ovviamente ripari.
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La rievocazione “Dragun” è partita da Monterosso e lo sciabecco, faticosamente spinto dai remi dei volontari, è stato accompagnato per motivi logistici e di sicurezza dalla goletta “Pandora” e da una barca a vela di un appassionato di mare, il giornalista Corrado Ricci. Prima di Gorgona la squadriglia ha fatto sosta nelle varie località liguri che furono protagoniste dell’epopea delle acciughe, accolta da autorità, pescatori e turisti festanti.