A Messina il 100% del San Giorgio

Nella foto (da sx): L’ammiraglio Pellizzari accolto a Genova dal viceministro Rixi e dai colleghi della Marina Militare.
GENOVA – Le imprese non si fermano e i tempi d’azione e reazione ancora una volta sono ben più veloci del pubblico. È il caso del Terminal San Giorgio Srl genovese, per il quale, come noto, le famiglie Messina e Gavio hanno raggiunto un’intesa per il passaggio alla Ignazio Messina & C. S.p.A. del 100% delle quote societarie. Un’operazione di potenziamento del settore multipurpose della Messina, che guarda evidentemente non solo alle Autostrade del Mare ma anche allo sbarco dei rotabili, sia le auto nuove che stanno invadendo l’Italia dalla Cina e dal Far East, sia i ro/ro.
Sarà l’AdSP del presidente signorini, come vuole la legge, a dire l’ultima parola sull’operazione anche in base alle normative dell’Antitrust. Terminal San Giorgio è concessionaria nel porto di Genova in associazione temporanea d’imprese con la stessa Messina per i Ponti Libia e Canepa e gestisce da solo il Ponte Somalia.
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Un elemento delicato, la preoccupazione dei clienti armatori che possano cambiare gli accordi sui servizi – il gruppo Grimaldi è uno degli attori principali nei vari traffici obiettivo dei Messina – sembra sarà oggetto di nuovi incontri. In una nota della Messina si riafferma che verranno mantenuti e rispettati gli impegni già assunti da Terminal San Giorgio, non solo nei confronti di Autorità di Sistema Portuale ma anche e soprattutto nei confronti dei clienti e dei principali fornitori. In tempi nei quali la catena logistica è sempre più oggetto di attenzione (qualcuno dice: di predazione) da parte dei grandi gruppi multinazionali, l’assicurare a Genova, primo porto d’Italia, un imporante asset nazionale è considerato una valida scelta.
La Messina infatti, “in coerenza con il suo piano industriale e con la strategia di integrazione logistica perseguita da oltre trent’anni” – dice la compagnia – intende sviluppare, in sinergia con le aree in cui già opera nel porto di Genova, in modo sempre più convinto la vocazione di un vero e proprio terminale: in particolare merce varia, rotabili di ogni genere compreso il traffico delle Autostrade del Mare, pezzi eccezionali, impiantistica, coloniali, ecoballe, metalli di vario tipo, oltre al main business dei containers.
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In parallelo all’operazione Messina, il porto di Genova ha accolto il nuovo comandante della Direzione Marittima ligure e della Capitaneria, ammiraglio ispettore Piero Pellizzari. Proveniente da Venezia, Pellizzari è considerato uno dei più promettenti alti ufficiali operativi del Corpo. All’amico gli auguri di buon lavoro del nostro giornale.
(A.F.)
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