SOS Viareggio la nautica scappa via
FIRENZE – Il porto di Viareggio è bloccato, le imprese soffrono, chi può si trasferisce (vedi il Canale dei Navicelli nella Darsena di Pisa). Servono scelte immediate ma manca la nomina del segretario dell’Autorità Portuale regionale. Confindustria Toscana, con il coordinatore commissione Nautica Giovanni Costantino, è preoccupata e incredula. La nomina interessa Viareggio, il Giglio, Marina di Campo e Porto Santo Stefano.
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Regione e sindaco – dice la nota di Confindustria nautica – non trovano l’accordo a danno del territorio, serve un tecnico, anche a termine, ma subito. A rischio centinaia di posti di lavoro.
“Il mondo della nautica mostra, anche nel post Covid, fatturati in crescita – specifica la nota di Confindustria nautica – i dati a fine 2022 registrano un incremento del 30% sull’anno precedente con un valore che va oltre i 6 miliardi di euro di cui l’86% di export. La Toscana è campione nella produzione di Yacht di grandi dimensioni con altissimi standard qualitativi che fanno della manifattura italiana un punto di riferimento mondiale.
“Accanto alla produzione uno spazio economico fondamentale viene dal refit (manutenzione) che dà lavoro a migliaia di addetti, biglietto da visita per gli Armatori di tutto il mondo, che trovano nei nostri artigiani capacità, qualità e competenza.
“Le imprese hanno bisogno di spazi in cui operare, di infrastrutture per la viabilità adeguate per consentire il transito di mezzi anche pesanti. Le immagini della notte quando i grandi Yacht transitano lungo le anguste strade per arrivare ai porti per essere poi terminate in ogni loro parte, sono suggestive, ma le difficolta e i costi sono altissimi.
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I porti necessitano di fondali adeguati per ospitare importanti navi, spazi dove poterle ormeggiare, banchine adeguate per poter effettuare lavori di qualità.
“Comuni Regioni e Autorità Portuali – continua la nota – hanno fatto molto negli anni, ma non basta, le imprese devono poter crescere, e l’inspiegabile diatriba politica ormai da troppo tempo causa ritardi e problemi. Apprezziamo gli sforzi che la politica sta provando a fare, stanziando risorse e aprendo tavoli di confronto, ma questi sforzi devono poter superare le barriere politiche per l’interesse comune.
“Serve un tecnico condiviso, anche a termine, ma subito! Abbiamo la necessità di avere nei posti “chiave” persone di alto profilo, con grande esperienza alle spalle e alta capacità di indirizzo e controllo delle attività.
È questo il caso dell’Autorità Portuale di Viareggio. Le diatribe tra Enti non fanno bene a nessuno in particolare alle imprese, soprattutto ora con un mercato che ha una domanda ancora forte ma che non durerà in eterno. Ostacolare l’operatività delle aziende in questo momento è un sacrilegio.
Chiediamo a Comune e Regione di concordare una scelta di un tecnico di alto profilo, scelta questa che porrebbe fine alle incertezze.”
Questo il grido di allarme di Confindustria, attraverso il proprio coordinatore di Commissione Nautica Giovanni Costantino, per sensibilizzare le Istituzioni a lavorare in sinergia in vista di scelte slegate dalle necessità partitiche, ma orientando lo sguardo alle necessità del territorio e degli operatori che non possono pagare le conseguenze di queste diatribe.
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Le problematiche e le prospettive dei porti toscani saranno oggetto di un incontro sabato prossimo Il Versilia di Viareggio cui parteciperà anche il segretario generale dell’AdSP del nord Tirreno avvocato Matteo Paroli.
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