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Tug elettrici, Neri “osserva”

Piero Neri

LIVORNO – Rimorchiatori portuali elettrici, anche qualche scalo italiano sta cominciando a valutare il quadro. Come già abbiamo pubblicato, la Damen Shipyard olandese propone già oggi a livello operativo rimorchiatori portuali totalmente elettrici che hanno già trovato impiego inizialmente in Nuova Zelanda, ma oggi anche in Nord Europa. Sono mezzi tecnologicamente avanzati da ogni punto di vista, come il modello RSD-E T2513, lungo 25 metri e con due propulsori azimutali alimentati da batterie da 2800 kWh che garantiscono almeno 4 ore di lavoro pesante. Due generatori diesel di bordo servono solo per eventuali emergenze.

Che non si tratti di idee futuristiche ce lo conferma anche il cavaliere del lavoro 👤 Piero Neri del Neri Group, lo storico titolare dei servizi portuali e rescue dell’area marittima del Nord Tirreno, nonché presidente di Confindustria della costa. Ecco la fulminante  intervista, in linea con la tradizionale parsimonia di parole del nostro.

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🎙️ Dottor Neri, si parla molto in questi giorni dei rimorchiatori portuali elettrici: proposte a suo parere da prendere in considerazione anche a Livorno?

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🗣️ “Stiamo osservando e valutando”.

🎙️ Ma non esiste ad oggi sul nostro porto un problema di ricarica delle batterie? Il cold ironing è ancora da venire…

🗣️ “Forse si ignora che nel nostro terminal in porto esiste un sistema di prese di ricarica per le batterie di bordo che ha quali vent’anni. Da questo punto di vista siamo pronti da tempo”.

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Fine dell’intervista.

E comunque, sufficiente a farci capire che il progresso tecnologico delle imprese quasi sempre è più avanzato e anche veloce di quello delle istituzioni, comprese quelle che governano i porti in Italia.

Lo stesso si può dire dei tanti progetti di elettrificazione degli impianti pubblici sulle banchine: sempre su Livorno, l’AdSP è già partita con l’aggiornamento (a Led) di tutta l’illuminazione e delle banchine, per un notevole risparmio energetico e tutela ambientale, insieme ai primi step per la “conversione energetica” delle sedi della stessa Authority sia a Livorno che a Piombino.

Ci sono poi le promesse: come quella, sottolineata di recente dal presidente Luciano Guerrieri, di creare a Livorno un hub dell’idrogeno, il primo dotato di un vero ecosistema portuale a impatto zero.

Insomma, la tecnologia corre veloce e a volte starci dietro è molto difficile, specie per le normative e la loro applicazione burocratica più deteriore (vedi nella nostra pagina green le difficoltà di istallare impianti fotovoltaici proprio per le lentezze burocratiche).

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Sullo stanziamento della Regione per l’adeguamento dell’Aurelia – di cui scriviamo nel corsivo di 1° pagina – il presidente di Confindustria Livorno/Massa Carrara Piero Neri ha rilasciato la seguente dichiarazione.

🗣️ “Il presidente della Regione Eugenio Giani ha deciso di portare al tavolo del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Matteo Salvini due decisioni che potrebbero rivelarsi decisive per l’avvio – dopo decenni – del corridoio tirrenico. Espressi soddisfazione ed apprezzamento quando il ministro Salvini annunciò, nel corso dell’Assemblea annuale dei Colleghi dell’Unione Industriale Pisana, la conclusione del confronto tra ANAS e SAT sul “passaggio del testimone” della responsabilità di ammodernare il tratto stradale tra San Pietro in Palazzi (Cecina) e Tarquinia”. Un primo passo necessario al quale ora la Regione Toscana – sottolinea ancora Piero Neri – da una spinta che potrebbe rivelarsi decisiva mettendo sul piatto del confronto con il Ministero cento milioni per finanziare i lavori del tratto toscano e l’indicazione condivisa dalle Istituzioni territoriali sui due lotti da considerare prioritari nell’avvio dei lavori. Un impegno economico rilevante ed un intenso lavoro per costruire la condivisione sul percorso stradale la più larga possibile da parte delle amministrazioni locali ma – credo – la testimonianza della convinzione che l’ammodernamento dell’Aurelia è tra le condizioni indispensabili in termini di qualità della vita delle popolazioni locali ma anche per il rilancio dell’economia della costa toscana sotto molteplici aspetti tra i quali quelli manifatturieri e logistici”. 

🗣️ “Se – ha concluso il cavaliere del lavoro e presidente di Confindustria locale –, come auspico, dopo una prima intesa istituzionale sulla proposta del presidente Giani prevista per le prossime settimane, la Regione decidesse le modalità per monitorarne in continuità l’evoluzione, troverà il sostegno di Confindustria. Non mi è sfuggito, infatti, nella descrizione puntuale presentata da ANAS nel corso dell’incontro, che per alcuni lotti vi sono ancora progetti da completare e risorse da reperire o da “ricercare”.

Tra queste ultime, mi permetto di suggerire, i 2️⃣0️⃣0️⃣ milioni che il MIMS (Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili) mise a disposizione nel Bilancio pluriennale 2022-2024”. 

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
10 Giugno 2023
Ultima modifica
12 Giugno 2023 - ora: 17:54

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