Infrastrutture e l’Arcadia de’ noialtri
LIVORNO – Devo ammetterlo: l’analisi dell’amico 👤 Andrea – 👉👉 leggi l’intervista qui a fianco – solletica il mio orgoglio di vecchio italiano là dove rivendica agli imprenditori privati – anche piccoli e piccolissimi – un dinamismo a livello mondiale che spesso sembra dimenticato.
Mi ricorda una vecchia battuta sulla scoperta dell’America, se non sbaglio dovuta ai famosi versi in romanesco di Campanella: “quando Colombo sbarca in America chi incontra per primo? Uno di Lucca che gli offre le sue merci”.
Questa mia è una libera traduzione dal romanesco. Ma già oltre mezzo secolo fa l’intraprendenza commerciale degli italiani di Lucca era proverbiale.
Tornando alle cose serie, Andrea Monti ha messo il dito sulla piaga: siamo rimasti con infrastrutture logistiche da paese sottosviluppato e lo stiamo già pagando sul piano della concorrenza internazionale.
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Non ci sarebbe bisogno di andare oltre. Le vicende del Ponte sullo Stretto di Messina 🌉 che darebbe noia agli uccelli 🐦, della diga di Genova con il Tar, dei terminal portuali bloccati per anni per salvare ricci 🦔 e cozze, sono troppo note.
Gli Appennini franano, gli argini crollano, i lupi 🐺e gli orsi 🐻 sbranano, i Tir 🚚🚛 non passano i trafori delle Alpi, le Autostrade del Mare sono contestate perché danno noia a delfini e balene 🐳, i treni veloci 🚄 spaventano i conigli selvatici 🐇 e i passeri 🐤…
Ma ai nostri figli, e ai figli dei nostri figli, sembra si voglia trasmettere una specie di Arcadia dove l’uomo sia solo una specie di fastidioso intruso.
😦😧 È davvero giusto così?
A.F.
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