Scarpe rotte eppur bisogna andar…
LIVORNO – Fateci caso: mai come di questi tempi il web, i giornali e anche le chiacchiere di bar sono state piene di interrogativi, di dibattiti, di tentativi di analisi.
Le fiere nel mondo della logistica stanno sgranandosi a tutti i livelli: ce n’é una al giorno o quasi. Segno di vitalità, certo: però è anche segno di un’incertezza su tutto e per tutto, di tentativo di capire.
Con segnali contraddittori su quanto ci aspetta non nel futuro lontano, ma domani o al massimo dopodomani.
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I grandi e grandissimi players loro non hanno dubbi: investono, potenziano, migliorano.
Le dichiarazioni di Gianluigi Aponte – gruppo mondiale con la sua MSC – confermano che a quel livello chi si ferma ed indugia è perduto, o quasi.
Ma se scendiamo porto per porto, le cose cambiano.
Non mancano progetti, le sirene ammaliatrici del PNRR coinvolgono anche gli scali e scaletti di ultima categoria.
Però anche in questi termini l’incertezza è sovrana.
Si veda la vicenda della diga foranea di Genova, appalto cointestato dal TAR; si veda la neverending story della Darsena Europa di Livorno, che aspetta la VIA da quasi un anno ed ha subìto un nuovo rinvio; si veda l’altra neverending, il ponte sullo Stretto di Messina, che malgrado gli impegni del governo per ora rimane un sogno; si vedano i cento contenziosi sulla logistica stradale e superstrada, dai trafori delle Alpi ai più modesti, eppure vitali “ultimo miglio” in tanti porti. Compreso il nostro livornese, con il tira-e-molla sul pasticcio del Calambrone.
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Diceva un vecchio inno: “👞Scarpe rotte, eppur bisogna andar 🏃♂️🏃♂️”. Vecchio e ancora una volta attuale. Guai dunque a fermarsi o a rallentare la pressione.
Alla fiera della logistica di Monaco di Baviera c’erano tutti i nostri VIP dei porti, ciascuno con la Cornucopia delle promesse. A leggere i resoconti, c’è una pioggia di quattrini che scenderà dal cielo: ma rianimo davvero capaci di intercettarli? Per chi conosce il valore del tempo, siamo ancora lenti, molto lenti, quasi sempre troppo lenti. E se il 2022 è stato ben al di sopra delle aspettative, questo 2023 qualche segnale preoccupante lo sta dando, non solo a livello internazionale: economia in calo, caro-prezzi in continua crescita, famiglie alle prese con mutui e anche con il pane quotidiano.
Noi, nel nostro piccolo, registriamo difficoltà anche nelle piccole case di spedizione, alcune tirano i remi in barca.
Ricordiamolo: gli uomini, le imprese e le ancore si valutano con il tempo cattivo. Forza! 💪💪
(A.F.)