Patrimoni storici alla malora

Nella foto: La Torretta del Bagno di Capraia.
Da un lettore genovese che si dice appassionato delle memorie storiche del Mediterraneo, riceviamo sulla nostra mail:
Ho una piccola barca con la quale d’estate navigo lungocosta, spingendomi quando posso anche verso la Corsica, la Capraia e Giannutri. Forse chiedo troppo, ma mi fa davvero male notare come tante splendide torri di avvistamento costruite a volte addirittura dai romani, poi dalle repubbliche marinare per contrastare la pirateria saracena, sono totalmente in rovina, abbandonate al degrado. Alla Capraia, dove mi fermo spesso, ce ne sono due che davvero gridano vendetta: detta della Principessa, o della Teglia, e quella dello Zenobito: sono sui due promontori nord e sud, oggi quasi totalmente in rovina. Possibile che con tanto clamore che si fa sui nostri beni storici nessuno intervenga?
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Il lettore ha tutta la nostra comprensione: e per quanto riguarda la Capraia, che ben conosciamo, vorremmo aggiungere che in particolare la Torre dello Zenobito era davvero uno splendido monumento, fino a una decina di anni fa ancora pressoché integro, con all’interno addirittura una impalcatura di legno che sosteneva l’accesso alle feritoie di difesa. Vi si poteva entrare grazie a una grossa fune appesa all’ingresso, che era a qualche metro da terra come sempre per facilitare la difesa. Oggi tutto è crollato, compreso il tetto. E come sta crollando anche la Torretta del Bagno, sotto il castello San Giorgio, che invece è stato restaurato a spese di un privato, che ebbe a suo tempo anche un contributo dal ministro dei lavori pubblici il livornese Altero Matteoli. Nella vicina Corsica invece le torri sono state quasi tutte salvate e sono considerate monumenti nazionali…
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