Gioia Tauro fa il punto a Monaco

Andrea Agostinelli
MONACO – Transport Logistica, la grande fiera della logistica internazionale a Monaco di Baviera, ha visto la partecipazione di quasi tutte le Autorità portuali italiane, con la presentazione dei propri piani di sviluppo, le infrastrutture esistenti e in corso d’opera e i finanziamenti proposti nell’ambito del PNRR.
Tra i più concreti, il presidente dell’AdSP di Gioia Tauro, l’ammiraglio Andrea Agostinelli, ha voluto andare sul concreto: e i dati che abbiamo riferito nella tabella di prima pagina di questo stesso numero sono il suo biglietto di presentazione: una crescita costante del mega-porto, tra i pochi anche a livello europeo che si sia già ben ripreso dalle falle aperte della pandemia mondiale. Per di più il terminal sta potenziando notevolmente le infrastrutture di banchina: tre grandi gru adatte a navi fino a 24 mila Teu in fase finale di montaggio e altre tre delle stesse caratteristiche in arrivo per l’anno prossimo sono un biglietto da visita significativo.
Le gru sono del tipo più moderno “a cavalletto” sono partite dal porto di Yangshan lo scorso 14 dicembre a bordo della nave Zhen Hua23 e hanno dovuto circumnavigare l’Africa, perché troppo alte per poter attraversare il canale di Suez. sono state acquistate dal terminalista MedCenter Container Terminal lo scorso anno e sono tra le più grandi al mondo, capaci di lavorare navi da 24 mila teus con uno sbraccio d’estensione di 72 metri e un’altezza di sollevamento di 54 metri, per operare ben 24 file di containers.
“L’equipment in potenziamento è fondamentale per lo sviluppo dell’operatività portuale – dichiara Andrea Agostinelli – e il terminalista Mct sta rispettando il piano di investimenti presentato in occasione del suo insediamento. Con l’arrivo di altre tre gantry cranes e l’annuncio di ulteriori tre per l’anno prossimo vediamo concretizzarsi l’attenzione che la MedCenter Container Terminal ha rivolto e continua a rivolgere al nostro porto”.
Lo scalo di Agostinelli sta infine caratterizzandosi anche sullo sbarco delle auto alla Cina, con un flusso sempre più significativo di vetture elettriche che presto saranno distribuite non solo in Italia ma anche in parte dell’Europa continentale.