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Tanti galli

LIVORNO – Convegni con tanti… galli nel pollaio, come quello della scorsa settimana a Fortezza Vecchia di Livorno, rispondono certo all’esigenza di ascoltare i più rispettabili pareri non solo delle istituzioni ma anche di chi lavora sulla propria pelle: ma rischiano anche di deludere chi spera di ascoltare impegni concreti su soluzioni concrete. A Livorno doveva esserci il viceministro Rixi, ma non ce l’ha fatta: e nell’intervista prefabbricata sul web, si è limitato ha parlare dei massimi sistemi, senza un accenno a quello che è il vero nodo per l’Alto Tirreno, la sospirata Darsena Europa. Non era previsto il presidente della Regione Giani, è invece  intervenuto,  facendosi …uno e trino tra una cerimonia all’aeroporto Galilei e un’altra con l’assessore comunale Simoncini (tre cin-cin e tartine in un giorno). Si è visto un Mario Sommariva – presidente AdSP di La Spezia e Carrara – in veste di grande ragionevolezza, con richiami al realismo dello shipping d’oggi e domani per una ragionevole (la ripetizione è voluta, n.d.r.) programmazione dei lavori nei porti senza arrivare a pestarsi i piedi l’un con l’altro. Il nostro Luciano Guerrieri, presidente AdSP di Livorno e Piombino, si è attenuto – tra i pochi – al concreto, sulle enormi potenzialità di sviluppo del suo sistema portuale e con l’elenco della spesa di quanto si sta facendo in concreto sulle infrastrutture, tenendo probabilmente sotto il tavolo dei relatori le dita incrociate in attesa della sospirata VIA sulla Darsena Europa. 

Dal mega-presidente Signorini (Genova) il richiamo alla politica perché non si limiti a foraggiare le opere dei personali “patronati” ma faccia finalmente una veloce pianificazione e realizzazione dell’ammodernamento di tutta la catena delle infrastrutture nazionali.

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Sfrondando al massimo la pesante sequenza degli interventi in un pesante pomeriggio partito dalle 14,30 ci verrebbe da dire che i più significativi sono venuti dagli imprenditori: Luigi Del Corona (presidente Del Corona & Scardigli) Alberto Bertolozzi (Savino Del Bene), Nicola Di Batte (presidente Hillebrand-Gori) ed Enzo Raugei (Compagnia Portuali) hanno ricordato che ci si aspetta finalmente un’Italia dove chi lavora non debba lavorare per tre quarti del proprio tempo per fronteggiare impegni burocratici troppe volte ripetitivi o assurdi.

Altrettanto concreto l’intervento del cavaliere del lavoro Piero Neri, come presidente di Confindustria Livorno-Carrara ma con una visione ben più allargata, da imprenditore globale sul mondo marittimo e portuale. Il suo intervento meriterebbe ben più di questa sintesi cui ci costringe lo spazio: anche perché con poche lamentele e un ragionevole positivismo sulle opere in corso e su quelle che stanno per partire per il sistema portuale della Toscana, prima di tutto la sospirata ZLSR (zona logistica) sulla quale si è espresso anche il sindaco Salvetti, parlando dell’avviato confronto tra le parti sociali per il nuovo piano operativo comunale. Allargando l’analisi, Piero Neri ha affrontato anche il delicato tema mondiale della globalizzazione e della de-globalizzazione, raccordandoli agli scenari del territorio, dalla zona industriale apuana al riorientamento della supply chain costiera toscana, fino all’annunciato allargamento di Confindustria Livorno-Carrara a Firenze e alla sua area produttiva, per fare “massa critica” e meglio raccordarla al sistema logistico dei porti. Il tutto – sia detto da parte nostra – nella speranza non sappiamo quanto realmente fondata che si riesca a strappare le unghie – o almeno alcune d’esse – alla peggiore burocrazia nazionale e locale. Obiettivo che, come disse una volta De Gaulle, è impresa al limite dell’umano…

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
26 Aprile 2023

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