Un servizio tante ipotesi (anche di fantasia)

Matteo Savelli
LIVORNO – “Quieta non movere et mota quietare” dicevano i saggi latini: ovvero quello che è tranquillo non cambiare e calmare dove c’è inquietudine.
Può andar bene come suggerimento per la gara del servizio Toremar sulle isole toscane?
Visto che le fonti ufficiali tacciono, circolano ovviamente tante ipotesi, anche le meno probabili.
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Tra queste, l’idea che la Regione Toscana potrebbe anche “spicciolare” il servizio, scindendo la gara in vari spezzoni: per esempio il servizio per l’Elba – di gran lunga il più significativo – con gara a sé rispetto a quello per le isole minori. E altrettanto per il Giglio, altra isola con forte afflusso di passeggeri e vetture.
Che poi convenga una soluzione del genere è tutto da vedere: una cosa è avere un interlocutore privato, una cosa è averne parecchi, con modalità e mezzi ovviamente differenti.
Non va dimenticato che Toremar, la compagnia regionale oggi responsabile del servizio, fa parte di un gruppo che è fortemente appoggiato anche dal colosso MSC, il primo armatore al mondo nel settore container e uno dei primi nel settore crociere.
👤 Matteo Savelli, direttore generale di Toremar, è anche il responsabile della società Porto 2000 che ha vinto la gara per la gestione del terminal crociere e passeggeri del porto di Livorno: una gara complessa, combattuta e ancor oggi a metà del guado, ma indubbiamente assegnata a chi ha una lunga esperienza sul porto e sulle isole.
C’è dunque da sperare che nell’ambito della conclusione della gara Toremar, si possa anche arrivare a un definitivo chiarimento sulla vicenda Porto 2000 e a disinnescare l’ormai lungo e non certo produttivo scontro tra gruppi armatoriali che a Livorno si occupano di passeggeri e ro/pax.
(A.F.)
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